Hakimi, il talento scelto da Zidane

Terzino destro, 19 anni, marocchino, nove presenze nel Real Madrid dei fenomeni: un gol nella Liga (al Siviglia) e una partita da applausi nella semifinale del Mondiale per club
Hakimi, il talento scelto da Zidane
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Due anni fa, di questi tempi, stava festeggiando il suo Natale da allenatore del Castilla, nella serie C spagnola. Ora, ventitré mesi dopo, è il mago della panchina che ha conquistato più trofei a livello internazionale. Zizou è entrato nella leggenda del Real Madrid: un titolo nella Liga, una Supercoppa di Spagna, due Champions League e due Mondiali per club di fila. E per completare l’opera anche due Supercoppe europee. Otto successi, nessuno come Zidane, che ora progetta un altro capolavoro: mettere il timbro sulla terza Coppa dei Campioni consecutiva, un’impresa riuscita l’ultima volta al Bayern Monaco di Beckenbauer tra il 1974 e il 1976.

745 MILIONI - E’ il Real di Zizou, artista del dribbling in passato e adesso della tattica, e di Cristiano Ronaldo, che ha appena baciato il suo quinto Pallone d’oro, realizzando in carriera 642 gol in 919 partite. Ma è anche il Real di Luka Modric e Toni Kroos, di Karim Benzema e Gareth Bale, di Sergio Ramos e Casemiro, di Isco e Marco Asensio, di Marcelo e Raphaël Varane. Una squadra che vale 745 milioni di euro, ma che continua a lavorare anche sul settore giovanile, sul vivaio, nella ricerca di nuovi talenti. E in questo club da favola c’è spazio, ogni tanto, anche per qualche talento di casa. E’ la storia di Achraf Hakimi, classe 1998, diciannove anni, terzino destro, nato a Madrid ma di passaporto marocchino. Zizou lo conosce dai tempi del Castilla e ora gli ha aperto le porte della prima squadra. Quattro presenze e un gol nella Liga, due partite da titolare in Champions e altre due in Coppa del Re. Ma la magia più bella è legata al Mondiale per club, vinto dal Real contro il Gremio grazie a una perla di Cristiano Ronaldo: novanta minuti sulla fascia, in occasione della semifinale con l’Al-Jazira (2-1).

PERSONALITA' - Hakimi, primo giocatore marocchino nella storia del club campione d'Europa e del mondo, è riuscito a dare forma a un sogno speciale. E’ alto un metro e 79, è nato il 4 novembre del 1998, ha giocato sei gare nella sua nazionale e si è tolto la soddisfazione di segnare il suo primo gol con la maglia del Real Madrid. La data da incorniciare è quella del 9 dicembre 2017 durante lo show al Santiago Bernabeu della squadra di Zidane contro il Siviglia. Suo il marchio del definitivo 5-0, con un tiro di destro. Ritmo, personalità, corsa, resistenza, cross, tempi giusti in fase di inserimento, attenzione in marcatura. Ha cominciato la sua carriera, da bambino, nella scuola calcio del Deportivo Colonia Ofigevi, nel "barrio" El Bercial a Getafe (provincia di Madrid). Nel 2006, a sette anni, è stato scoperto dagli osservatori del Real, dove ha avuto tra i suoi allenatori anche l’argentino Santiago Solari. Zidane lo ha promosso, ma Hakimi prenota anche un’estate da protagonista al Mondiale in Russia: il suo Marocco, guidato dal ct Hervé Renard si troverà davanti anche il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Un derby in famiglia per Achraf Hakimi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA