Tarkowski, il difensore della rivelazione Burnley

Passaporto inglese, origini polacche, 25 anni: è il centrale della squadra allenata da Sean Dyche e settima in Premier. Viene seguito dalle big del calcio inglese.
Tarkowski, il difensore della rivelazione Burnley
Stefano Chioffi
4 min

ROMA - Burnley è la città più piccola della Premier League dopo Watford: 87.000 abitanti, quasi un’ora di treno dal centro di Manchester, economia bloccata e disoccupazione, poche aziende sopravvissute alla crisi, un lontano e florido passato legato alle fabbriche tessili. Ora il punto di ritrovo, per la gente di Burnley, si chiama “Turf Moor”, stadio da ventiduemila posti. Merito di Sean Dyche, uno degli allenatori più preparati del calcio inglese: guida il Burnley da sei stagioni, ha centrato due promozioni in Premier e ha già infilato in cassaforte la seconda salvezza consecutiva. Non solo: i Claret, nickname del club bordeaux e blu, due titoli vinti nel 1921 (con John Haworth in panchina) e nel 1960 (con il manager Harry Potts) quando la Premier si chiamava “First Division”, sono settimi in classifica, a due punti dall’Arsenal, che segna il confine per entrare in Europa League.

NAZIONALE INGLESE - Dyche ha sfiorato il timone dell’Inghilterra: il suo nome figurava nella lista dei candidati, il presidente federale Greg Clarke aveva pensato al tecnico di Kettering dopo lo scandalo che nell’estate del 2016 aveva travolto il ct Sam Allardyce, costretto alle dimissioni in seguito a un’inchiesta pubblicata dal “The Daily Telegraph" sui sistemi adottati per aggirare le regole del calciomercato. Alla fine, però, i vertici della Football Association avevano deciso di premiare il lavoro svolto da Gareth Southgate alla guida dell’Under 21. E così, dopo questo lungo girotondo, Sean Dyche è rimasto al Burnley, che lo aveva ingaggiato nel 2012, dopo un’esperienza positiva in Championship con il Watford, arrivato undicesimo.

FORMULA 4-4-2 - Settimo posto, solo nove sconfitte in trenta partite, quarantatré punti, sesta migliore difesa del campionato con ventisei gol subiti. Il Burnley, 28,6 anni di età media, un mercato chiuso in attivo di quattordici milioni di sterline, è l’espressione di una società attenta ai conti e di una squadra modellata dalle idee di Dyche, che si affida al 4-4-2 e ha battezzato questa stagione da incorniciare vincendo alla prima giornata per 3-2 a Stamford Bridge contro i campioni d’Inghilterra del Chelsea.

IL BLOCCO - Gruppo esperto, che può contare sugli spunti in attacco del neozelandese Chris Wood (1991, sette gol in Premier) e dell’inglese Ashley Barnes (1989, a quota sei nella classifica dei cannonieri). Il regista è Jack Cork, ventotto anni, scuola-Chelsea: forma la coppia centrale con Ashley Westwood (1990). Le due ali sono Aaron Lennon (1987, che cerca il rilancio dopo l’avventura nel Tottenham), e l’islandese Johann Berg Gudmundsson (1990), che si fa apprezzare per i chilometri che macina in campo e per la sua regolarità. Difesa solida, guidata al centro da Ben Mee (1989). I terzini sono Matthew Lowton (1989) e Stephen Ward (1985). Tra i pali gioca Nick Pope (1992), rivelazione di questa stagione, promosso titolare dopo l’infortunio alla spalla del capitano Tom Heaton (1986). 

L’INTESA - Uno dei segreti è rappresentato proprio dal reparto arretrato, dove Sean Dyche ha scoperto un’altra pedina decisiva: James Tarkowski, venticinque anni, centrale, origini polacche, cresciuto nell’Oldham Athletic, ha trovato un’intesa perfetta con Mee. E’ stato acquistato nel febbraio del 2016 dal Brentford (club di League One, serie C inglese) per quattro milioni, adesso ne vale sei. Ha contribuito subito alla promozione del Burnley in Premier e poi alla salvezza del 2017. Ventidue presenze in questo campionato e due in Coppa di Lega. Si muove sul centro-destra. E’ alto un metro e 85, è nato a Manchester il 19 novembre del 1992, il nonno era polacco e la nonna irlandese. Ha trascorso l’infanzia nel distretto di New Moston. Da bambino era tifoso del Manchester United, andava a Old Trafford ad applaudire David Beckham e Paul Scholes, i suoi idoli. Svelto, forte di testa, ordinato, in grado di adattarsi anche a una linea difensiva a tre. Il 4 gennaio ha prolungato il suo contratto fino al 2022. Ha fermato Harry Kane, centravanti del Tottenham e capocannoniere della Premier con ventiquattro gol insieme con Mohamed Salah del Liverpool. Non ha fatto segnare neppure Romelu Lukaku del Manchester United e Daniel Sturridge del Liverpool. Tarkowski è un’altra delle invenzioni di Sean Dyche.


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