Milivojevic e il Crystal Palace: quando il calcio è solidarietà

Il club londinese ha deciso di riservare un'area del suo stadio - il Selhurst Park - per accogliere i clochard e le persone in difficoltà: da Roy Hodgson al capitano serbo (27 anni, mezzala, 16 gol negli ultimi diciotto mesi di Premier), l'impegno sociale di una squadra che prova a contrastare emarginazione e indifferenza.
Milivojevic e il Crystal Palace: quando il calcio è solidarietà
Stefano Chioffi
3 min

ROMA - Zero barriere: il Crystal Palace ha lanciato una campagna di solidarietà per contrastare emarginazione, indifferenza e discriminazioni. Un’iniziativa raccontata anche nei tg della Bbc e all’estero sulle pagine del Washington Post. Non solo pallone e schemi: ecco la regola del presidente Steve Parish e dei suoi soci americani Joshua Harris e David Blitzer. Per questa ragione, la proprietà e il direttore generale Phil Alexander hanno deciso di riservare da qualche giorno un’area dello stadio - il Selhurst Park, a Croydon, sobborgo nella zona sud di Londra - per accogliere i clochard e le persone disagiate, in un periodo in cui si registrano di notte temperature gelide. Coperte, letti, pasti caldi, docce, assistenza medica. E’ l’idea del Crystal Palace, allenato da Roy Hodgson (ex Inter, 71 anni, il tecnico più esperto della Premier League), un terzo posto nel 1991 (migliore risultato della sua storia) e due finali perse in Coppa d’Inghilterra, 22 punti, quattordicesimo in classifica (ma con la soddisfazione di aver battuto i campioni in carica del Manchester City). E’ uno dei sei club londinesi che partecipano al campionato più ricco e seguito del mondo: dai 2,4 miliardi di ricavi legati ai diritti tv alla media di 38.200 spettatori negli stadi.

IL CAPITANO - E’ il sesto anno consecutivo del Crystal Palace in Premier. Hodgson ha firmato la salvezza nella scorsa stagione con una rimonta da manuale (tredici punti nelle ultime cinque giornate). Era stato chiamato al posto dell’olandese Frank De Boer, che ha deciso di ripartire dalla panchina dell’Atlanta United dopo i due esoneri nell’Inter e a Londra. Ora il Crystal Palace ha tre punti di vantaggio sul Cardiff, terz’ultimo. Hodgson ha trovato una guida, una luce, un allenatore anche in campo: è il serbo Luka Milivojevic, ventisette anni, serbo, dieci gol in Premier nel 2017-18 e sei in ventitré giornate nel torneo attuale, il centrocampista che ha segnato di più in Inghilterra negli ultimi diciotto mesi. 

QUINDICI MILIONI - E’ una mezzala, è nato a Kragujevac (la quarta città più grande della Serbia) il 7 aprile del 1991, è alto un metro e 86: forza atletica, tackle, tiro da fuori area, visione di gioco, usa soprattutto il piede destro. I rigori sono la sua specialità. Ha un contratto in scadenza nel 2020. E’ sbarcato a Londra nell’inverno del 2017 dall’Olympiacos per quindici milioni di sterline. E’ cresciuto nel Radnicki, si è formato nel Rad Belgrado, è stato valorizzato dalla Stella Rossa. Ha girato l’Europa: prima tappa in Belgio, all’Anderlecht, in attesa di trasferirsi in Grecia. A Londra gli hanno consegnato la fascia di capitano. Luka Milivojevic è un altro degli ambasciatori di un Crystal Palace che ha saputo attribuire un valore assoluto alla scritta che si legge all’ingresso del suo stadio: “Welcome to Selhurst”, una casa sempre aperta.


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