Füllkrug, sette gol nel Werder Brema: una media alla Rudi Völler

E’ il capocannoniere della Bundesliga. Ha ventinove anni e si è preso la vetrina in questa stagione. Nel club biancoverde, dal 1986, solo l’ex romanista aveva segnato di più dopo otto giornate di campionato
Füllkrug, sette gol nel Werder Brema: una media alla Rudi Völler© Getty Images
Stefano Chioffi
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Ora che in Bundesliga è terminata l’egemonia di Lewandowski, sette titoli da capocannoniere dal 2014 al 2022, uno con il Borussia Dortmund e gli altri sei con il Bayern, tutta la curiosità viene catalizzata da un nome nuovo, quello di Niclas Füllkrug, che gioca nel neo-promosso Werder Brema e ha segnato sette gol in otto giornate, la media migliore nel club biancoverde dai tempi di Rudi Völler, otto reti nella stagione 1985-86, un anno prima che il presidente Dino Viola lo portasse alla Roma per cinque miliardi e mezzo di lire. Füllkrug è la carta uscita fuori dal mazzo quasi a sorpresa. Un fascio di luce dopo una carriera senza medaglie, a parte la promozione centrata qualche mese fa con il Werder, grazie ai suoi diciannove gol arricchiti da otto assist, frutto del feeling nato con il tecnico Ole Werner, trentaquattro anni, un piccolo Nagelsmann cresciuto in casa e salito alla ribalta dopo la retrocessione. Insieme hanno riconquistato una poltrona in Bundesliga e ora si godono l’ottavo posto in classifica, un panorama che nessuno si sarebbe immaginato in estate.

QUATTRO MILIONI - Füllkrug è stato scoperto solo ora, a ventinove anni. Sette gol (uno ogni 102 minuti) e un assist: nell’ultimo turno di campionato ha firmato una doppietta nel 5-1 rifilato al Borussia Mönchengladbach. E’ nato il 9 febbraio del 1993 a Hannover, è alto un metro e 89, è un destro naturale. A Brema lo trattano come un principe. Dopo il Greuther Fürth e il Norimberga, è tornato nel 2019 al Werder, dove era cresciuto da ragazzo. Ma è nell’ultimo anno che la sua storia ha cambiato direzione. Colpo di testa, protezione del pallone, sponde, furbizia, istinto. La curiosità? Gli manca un dente, un incisivo: per questo motivo, i compagni lo chiamano ”lucke”, ”buco“. Ha un contratto fino al 2025, gioca con la maglia numero undici. Il suo cartellino viene valutato intorno ai quattro milioni. Il traguardo? Regalare la salvezza al Werder.


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