La dinastia continua. I giornalisti argentini sono rimasti colpiti dalla crescita, dai progressi, dalla maturazione del figlio di Julio Cruz, soprannominato “el Jardinero” perché - quando si allenava con gli Allievi del Banfield - aiutava a volte il giardiniere del club con il tagliaerba. Si chiama Juan Manuel, è nato a Buenos Aires il 19 luglio del 1999, ha ventitré anni e spinge per avere un’occasione in Italia. Gioca nel Banfield, come il padre, protagonista più avanti nel Bologna, nell’Inter e nella Lazio. Stesso ruolo: centravanti. E anche stesso fisico: un metro e 86. Otto gol in Superliga e due gol nella “Copa de la Liga” in sessantatré partite. Il Sassuolo lo sta seguendo da qualche mese. L’interesse è cresciuto negli ultimi giorni, ma anche la Reggina sta pensando di acquistarlo.
PREZZO E CONTRATTO - Il suo cartellino intorno ai due milioni. Ha il contratto che scade il 31 dicembre del 2023. L’Italia è una tentazione forte, Juan Manuel Cruz aspetta di capire cosa decideranno i dirigenti del Banfield. Gli era stato offerto il rinnovo, però ha preso tempo. E’ affascinato dalla prospettiva di mettersi alla prova all’estero, seguendo lo stesso percorso del papà. Una sfida in famiglia.
LA FAMIGLIA - Destro naturale, forte nei colpi di testa, buona protezione del pallone. Non ha un procuratore, si fa gestire e consigliare dai genitori. Nel Banfield indossa la maglia numero 9. Altro elemento di congiunzione con il padre Julio, che aveva iniziato la carriera nello stesso club, prima di sposare il River Plate e di volare nel 1997 al Feyenoord. In Olanda ha vinto l’Eredivisie segnando quindici gol. Era il 1999, la squadra di Rotterdam era allenata da Leo Beenhakker. Ora è suo figlio a sognare l’Europa. La strada è aperta.