Venezia 74: The Shape of Water recensione del film

The Shape of Water la favola ultraterrena ambientata intorno al 1962 sullo sfondo dell'America della Guerra Fredda di Guillermo del Toro
Venezia 74: The Shape of Water recensione del film
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The Shape of Water, la favola ultraterrena ambientata intorno al 1962 sullo sfondo dell'America della Guerra Fredda di Guillermo del ToroAll’interno del remoto laboratorio governativo di massima sicurezza dove lavora, la solitaria Elisa è intrappolata in una vita di silenzio e isolamento che viene cambiata per sempre quando lei e la sua collega Zelda scoprono un esperimento segre.

Qual è la forma dell’acqua (The Shape of Water)? In genere è quella del suo contenitore, per definizione, trattandosi di un liquido, ma Guillermo Del Toro, nel suo film, presentato in Concorso a Venezia 74, ne dà un’altra definizione: la forma dell’acqua è quella dell’amore.

Con il linguaggio sospeso e tenero della fiaba, Guillermo Del Toro racconta una storia d’amore che ricalca la storia della Bella innamorata (e ricambiata) della Bestia, con un linguaggio cinematografico esperto e raffinato. Attraverso l’utilizzo sapiente di colori e luci, Del Toro si conferma non solo fine narratore di “fatti”, ma anche efficace fruitore di tutti gli strumenti che il cinema gli mette a disposizione.

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