Jukai, la foresta dei suicidi: la recensione del film con Natalie Dormer

Natalie Dormer sfida inquietanti presenze nella fortesta di Aokigahara
Jukai, la foresta dei suicidi: la recensione del film con Natalie Dormer
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ROMA - Bello, inquietante, oscuro. Sono questi i tre aggettivi che meglio caratterizzano Jukai, l'horror targato Jason Zada che celebra il grande ritorno al cinema della foresta intesa come luogo minaccioso e porta di accesso verso un altro mondo, meno tangibile e ben più angosciante.

E' infatti proprio nella foresta di Jukai in Giappone (Aokigahara) che si svolge questo racconto con protagonista la star di Game of Thrones Natalie Dormer. Nella lingua locale questo posto bellissimo e allo stesso tempo sconfinato (e dunque enigmatico) vuol dire "mare di alberi". Un oceano verde che ingloba e fa sparire tutto quello che finisce là dentro, inclusa la sorella gemella della protagonista, Jess. Proprio a causa della sua scomparsa che la protagonista (Sara) parte per un viaggio che suona come una missione: salvare il proprio familiare e anche se stessa da tutto il male che si cela all'interno di quel cuore verde, la foresta appunto.

E' un'avventura che si trasforma in sopravvivenza. E' proprio a questo punto che arriva il bello e allo stesso tempo il brutto di questo film. Se da un lato da Dormer dimostra ancora una volta le sue doti drammatiche, dall'altro si vira verso lo stile Blair Witch Project. Non ci sarebbe nulla di male se il richiamo non diventasse un vero e proprio tentativo di emulazione. Per fortuna il mondo oscuro che si nasconde dentro Aokigahara ci fa dimenticare le falle di questa pellicola. Si prova paura grazie ad un azzeccatissimo sistema di visioni e apparizioni terrificanti, aiutati da una splendida fotografia e da una trama che non scade mai lungo il suo racconto. Jukai è un film godibile che di sicuro soddisferà gli esigenti palati dei fan del cinema horror.


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