Claudio Santamaria e Marco D'Amore diventano 'Brutti e cattivi'

I due attori sono i protagonisti della dark comedy firmata Cosimo Gomez, nelle sale italiane dal prossimo 19 ottobre
Claudio Santamaria e Marco D'Amore diventano 'Brutti e cattivi'
3 min

ROMA - Una scatenata banda di disabili, un supercolpo ai danni della mafia cinese (che non la prende bene) in un bailamme di tradimenti, morti vere e sfiorate, rinascite, colpi di scena a ripetizione e una massiccia dose di politicamente scorretto che non si vedeva nel cinema italiano dai tempi di Scola e Monicelli. E' il mondo in cui ci scaraventa Cosimo Gomez con la sua opera prima, la dark comedy Brutti e cattivi, con Claudio Santamaria, Marco D'Amore, Sara Serraiocco e Simoncino Martucci, che dopo il debutto in Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia, arriva in sala il 19 ottobre in oltre 200 copie con 01 Distribution.

"La nostra è una bella commedia nera su personaggi che si muovono in un contesto folle - spiega Claudio Santamaria, che nella storia è il capobanda, il Papero, nato senza gambe, ex attrazione da circo -. Si parla del sociale indirettamente. I protagonisti disabili vengono raccontati senza ammorbare e senza pietismi, sono 'brutti e cattivi' come tutti noi".

VIDEO, CLAUDIO SANTAMARIA: «IL MIO PAPERO E' ROMANISTA»

Nell'impresa di rapinare una banca della periferia romana, dove la mafia cinese nasconde 4 milioni di euro, il Papero ha come complici la moglie Ballerina (Serraiocco), femme fatale senza braccia; l'amico Giorgio Armani detto Merda (un inedito Marco D'Amore), rasta perennemente strafatto, e Plissé (Simoncino Martucci), nano rapper abilissimo scassinatore di casseforti. Nel cast fra gli altri anche Fabiano Lioi, Filippo Dini, Narcisse Mame e Aline Belibi. Gomez realizza il sogno di debuttare alla regia dopo 20 anni come scenografo: "Ho provato a mandare uno dei miei racconti al premio Solinas e inaspettatamente ho vinto (nel 2012). Dà lì è nato il film (coprodotto da Rai Cinema con Eliseo Cinema)".

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA