Johnny English colpisce ancora, la recensione

Rowan Atkinson torna per la terza volta nei panni dell'agente segreto britannico più imbranato di sempre.
Johnny English colpisce ancora, la recensione
2 min

A sette anni dal secondo capitolo della trilogia, torna in sala il personaggio di Johnny English, interpretato come sempre da Rowan Atkinson. Con Johnny English colpisce ancora si avrà modo di assistere nuovamente alle avventure della celebre spia britannica pasticciona, ideata come diretta parodia dell’agente 007 e affermatasi negli anni grazie al suo carisma e alla sua comicità.

La vicenda del film ha inizio quando un attacco informatico rivela l’identità di tutti gli agenti sotto copertura in Gran Bretagna. Johnny English è l’ultima speranza del servizio segreto britannico. Richiamato dalla meritata pensione, viene mandato in missione per scoprire il misterioso hacker. Tuttavia nella lotta contro una tale innovativa tecnologia, non sembra essere particolarmente attrezzato.

Johnny English colpisce ancora porta nuovamente al cinema il tema dello scontro tra digitale e analogico, e nel film ogni cosa mira a ricordarcelo, a partire dalle situazioni comiche nei quali il protagonista si ritrova coinvolto, e che evidenziano la sua inadeguatezza con il digitale. Senza scadere nel moralismo, ma rimanendo sempre nei binari della satira, il film sembra volerci ricordare ancora una volta l’importanza di staccarsi ogni tanto dalla dilagante tecnologia presente al giorno d’oggi. Affrontando queste tematiche con la giusta leggerezza, il film raggiunge l’obiettivo di far divertire, e grazie al suo istrionico protagonista era questa una missione piuttosto semplice.

Diretto da David Kerr, il film vede nel cast, al fianco di Rowan Atkinson, anche Olga Kurylenko, Ben Miller e Emma Thompson.

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