Wakanda Forever: la risposta è sì, è peggio di Black Panther

Il nuovo film della saga non riesce nell'impresa di bissare la qualità del primo capitolo
Wakanda Forever: la risposta è sì, è peggio di Black Panther© Courtesy of Marvel Studios
Mattia Rotondi
3 min

Wakanda Forever, ma per piacere non così. Il nuovo film della Marvel usciva con grandi aspettative, soprattutto grazie alla fama del precedente Black Panther, uno dei migliori film del Marvel Cinematic Universe. Ma questo nuovo capitolo, orfano dell’attore Chadwick Boseman scomparso due anni fa, non riesce a ricalcare le sue orme. Non ci riesce per diversi motivi, che andremo ad analizzare.

TRAMA

Black Panther Re T’Challa è morto. La Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M'Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba), con l’aiuto fondamentale di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o), si trovano a dover proteggere il regno contro attacchi esterni. Centrale nella storia sarà Namor, re di Talokan (Tenoch Huerta): sarà un alleato o un nemico?

COSA NON FUNZIONA

Peccato. Peccato perché l’inizio è promettente: il funerale, le danze, la macchina da presa che va a scoprire la forma del dolore più grande con cui Wakanda deve imparare a convivere. Musica e immagini si fondono in un omaggio commovente ma mai forzato.

I problemi arrivano dopo. La sensazione netta, durante la visione del film che dura in totale 2 ore e 40, è di un prodotto dilatato temporalmente oltre il necessario. Troppe le scene, soprattutto dialogiche, che poco aggiungono al racconto, sia dal punto di vista emotivo che della storia o dell’approfondimento psicologico dei personaggi. Quello che dovrebbe essere il centro narrativo e spettacolare del film, una battaglia in mare, si risolve nel giro di relativamente poco e con un impatto visivo nettamente inferiore rispetto agli standard dei Marvel Studios. Buttata qua e là c’è anche una sottotrama politica che, si spera, servirà per i futuri capitoli, perché in questo è trattata in modo superficiale.

COSA FUNZIONA

Il personaggio di Namor è di gran lunga il più carismatico sullo schermo. Non a caso probabilmente lo rivedremo anche nel prossimo film della saga. Huerta gli regala un’anima ambigua, a tratti umana e a tratti diabolica. Funzionano anche alcune scene di battaglia, come la prima ambientata a Wakanda. Il tutto resta però annegato, è proprio il caso di dire (lo vedrete), in un continuo su e giù di pathos che non aiuta a rimanere con il cuore ben piantato nel film.


© RIPRODUZIONE RISERVATA