Tinto Brass: in edicola tutti i lati del suo cinema

Da domani, con il nostro quotidiano una collana inedita con le pellicole che hanno reso famoso il suo stile tra cui tra cui "Senso '45" e "Monella"
Tinto Brass: in edicola tutti i lati del suo cinema

Dire Tinto Brass equivale a dire erotismo. Il regista italiano ha creato nella sua carriera un immaginario cinematografico che lo ha fatto entrare nell’olimpo del genere erotico. Il Corriere dello Sport–Stadio, in collaborazione con Minerva Group, Viggo, Mustang, Immobilfin e Dynit, dedica a questa figura trasversale e iconica la nuova iniziativa editoriale “B. Tutti i lati di Brass”. Una collana inedita, che ripropone tutti i suoi film più famosi in 12 uscite, sbarcherà da domani in tutte le edicole. Da “La chiave” a “Fallo!” pellicole storiche che hanno lanciato attrici come Claudia Koll e Debora Caprioglio e consacrato Stefania Sandrelli.

IL PRIMO FILM. Tinto Brass ha esordito nel 1963 con “Chi lavora è perduto (In capo al mondo)”, ma siamo distanti da quello che rappresenterà il regista nella storia del cinema italiano. È nel 1983 con “La chiave” (licensor Minerva Group) che si tracciano le linee- guida del suo stile irriverente, ambiguo e scabroso. Il film riprende l’omonimo romanzo dello scrittore giapponese Jun’ichir? Tanizaki, e racconta la relazione tra un anziano professore della Biennale di Venezia (durante il Fascismo) e la giovane moglie (Stefania Sandrelli). I due usano un diario per confessarsi le proprie perversioni, tra cui il flirt di lei con il fidanzato della figlia. La loro vita sessuale si alimenterà di questi scambi incogniti di rivelazioni, creando una rifiorita intesa sessuale, ma la vicenda prenderà impreviste traiettorie fino al 10 giugno 1940, quando l’Italia entra in guerra. “La Chiave” sarà da domani in edicola a 9,99 euro più il costo del quotidiano.


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