Ferakton lascia i MOBA ROG, prossima avventura la Grecia

Abbiamo intervistato Marcello "Ferakton" Passuti, allenatore di League of Legends, dopo il suo annuncio di aver lasciato la guida del MOBA ROG prima della fine del campionato.
Ferakton lascia i MOBA ROG, prossima avventura la Grecia
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Marcello “Ferakton” Passuti è uno dei coach più “anziani” dell’attuale scena italiana nonostante la sua giovanissima età. Per lungo tempo si è dedicato sia al ruolo di commentatore, raccontando i campionati europei, nordamericani e coreani, sia al ruolo di allenatore di vari team italiani: Team EasyFix, Next Gaming, ESC Gaming e, recentemente, MOBA ROG. Un’esperienza intensa ma non ancora completa, che lo ha portato a mettersi in gioco anche all’estero per conoscere i propri limiti. Lo abbiamo intervistato per conoscere i motivi del suo addio prematuro al MOBA ROG, con il campionato nazionale ancora in corso, e l’approdo all’estero.

Addio Italia, almeno per il momento. Cosa non ha funzionato nei MOBA ROG?

Vorrei partire dicendo che la decisione di lasciare la squadra non è maturata a causa delle prestazioni della squadra inferiori alle aspettative. Fatta questa dovuta precisazione, secondo me uno dei più grandi fattori che ha contribuito ad abbassare il morale del team e ha rallentato l'efficienza dei nostri allenamenti è stato il ban di Lazuriel, a mio parere ingiustificato. Avevamo appena trovato il nostro “workflow”, ovvero il nostro schema quotidiano da seguire, ma poi da un giorno all'altro abbiamo dovuto allenarci con un altro midlaner.

E nonostante l’ottima qualità di Vigil, questa situazione ha craeto non poche questioni interne. Poi da quell'episodio si sono create di riflesso una serie di altre grosse problematiche che non vorrei approfondire. Ci tengo però a complimentarmi con tutti i giocatori del MOBA ROG per la loro evidente crescita, in particolar modo mi rifersico a Paolo e Sabbath.

Pensi che la situazione che hai vissuto sia presente solo nel team del MOBA ROG o sono criticità presenti in generale nel panorama italiano?

Penso che uno dei problemi più grossi della scena italiana sia la mancanza di visibilità all’estero per i giocatori e lo staff di squadre dalla metà classifica in giù. È difficile che qualcuno al di fuori dell'italia ti noti per le tua abilità. Una situazione che deriva dal fatto che siamo arrivati tardi e siamo ancora in crescita. Mi aspetto certamente degli sviluppi futuri ma siamo ancora parecchio lontani dai livelli raggiunti da Spagna, Francia e Germania.

Inoltre la mancanza di veri talenti italiani è un problema da non sottovalutare: abbiamo molti giocatori di alto livello che competono con le squadre italiane più per divertimento che per professionismo,  spesso non prendono gli allenamenti in maniera seria e giocano pochissime o non giocano proprio le partite singolarmente.

Il PG Nationals sembra avere determinato una netta differenza tra chi possiede una gaming house e chi no: nel primo caso le squadre sono nella Top4. Da allenatore, credi sia davvero così discriminante possedere o meno una gaming house?

Sì, ma c'è un secondo comune denominatore che accomuna tutte le squadre che in questo momento si contendono la top 4, ovvero: sono coloro che hanno i top talent. Nel caso dei Morning Stars, Sparks e Cyberground parliamo di quattro giocatori stranieri per squadra più un italiano; nel caso dei Qlash-Forge parliamo di due stranieri molto forti, escluso Beansu che ormai è stato adottato dall’Italia, e dei migliori giocatori italiani disponibili, anche storicamente parlando, nei rimanenti ruoli.

Sono convinto che il fattore Gaming house non sia l'unico, tuttavia è innegabile che avere import illimitati e la capacità di allenarsi insieme per più tempo rispetto alle rimanenti quattro squadre costituisca un vantaggio non da poco.

Cosa ti aspetti che cambierà nei prossimi mesi nella scena esport italiana di League of Legends?

Difficile dirlo. Credo si continuerà in maniera stabile a seguire il binario tracciato durante il 2018 e l'inizio del 2019, credo si continuerà a crescere e credo che non vi saranno stravolgimenti o sorprese.

Domanda secca: chi vince il PG Nationals?

I QLASH Forge. Credo che Demon sia uno dei giocatori più importanti non solo dei Q4G, ma dell’intera scena italiana. Inoltre danno la sensazione di essere il team più preparato a livello strategico, nonostante vi siano ancora delle chiare lacune.

Adesso per te una nuova avventura: assistant coach in Grecia di una squadra, i WLGaming, costruita per vincere il campionato ellenico e qualificarsi all’EU Masters. Come mai hai accettato?

Vi sono 3 fattori principali: il primo è che il team è dannatamente forte. Questa è una squadra costruita apposta per arrivare agli EU Masters, un torneo estremamente prestigioso e un'esperienza che voglio provare. Secondo, per imparare. Sono un assistant coach all'interno della squadra, pertanto vi è una figura come head coach da cui posso trarre ispirazione e con cui continuare a scambiare feedback quotidianamente. Terzo, contatti: aprirsi alla scena europea consente di ottenere contatti più variegati e non solo legati esclusivamente all’Italia.

Che idea ti sei fatto della scena ellenica? Ci sono davvero grandi possibilità per i WLGaming di vincere il campionato?

Difficile farsi una chiara idea sulla scena non avendo ancora giocato un singolo game ufficiale. Tuttavia sono molto sicuro del mio roster dopo aver visto il resto delle squadre sulla carta.

Le moderne tecnologie permettono di non muoversi fisicamente: assisterai la tua nuova squadra dall’Italia. Ma hai intenzione di muoverti in futuro?

Se si presenterà l'occasione con una buona squadra certamente.

Quando hai compreso che la figura di coach poteva diventare la tua professione, piuttosto che fare il giocatore o il caster, ruolo in cui vanti una delle più lunghe esperienze in Italia.

In realtà se avessi potuto continuare a commentare l'avrei fatto e probabilmente sarei rimasto nel team MOBA, ma siccome questa non è più una possibilità allora devo necessariamente muovermi in altre direzioni. Non sopporto l’idea di rimanere con le mani in mano.

Quali sono i tuoi progetti per la seconda metà del 2019?

Spero di fare bene con questa squadra e di arrivare all'EU Masters, di continuare a rimanere nella scena europea e, perché no, cominciare a streammare per conto mio. Ho già dei progetti in mente per l'ultima parte. Non voglio limitarmi ad uno streaming tradizionale: voglio fare qualcosa di speciale che nessun altro in italia offre.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi


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