F.1, Ferrari dice no agli show nella pit lane

Raikkonen: «Non siamo al circo, la gente paga per vederci correre». Arrivabene: «Abbiamo preferito aprire i nostri box ad alcuni bambini disabili»
F.1, Ferrari dice no agli show nella pit lane
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Un richiamo alla serietà, ognuno di noi potrà valutare se e quanto giustificato: questa è stata l’uscita della Ferrari dopo i passatempi inventati nei box sabato scorso per ammazzare il tempo ad Austin, mentre imperversava l’acquazzone e le qualificazioni venivano rinviate di ora in ora.

 

Anche per far passare i marchi in Tv, molte squadre hanno messo su un teatrino a uso e consumo della Tv e dei fotografi. I meccanici hanno inventato finte barche a rotelle con cui solcare la pit lane allagata o si sono esibiti simulando di essere vogatori, i padri di Sainz e Verstappen si sono fasciati in tute della Toro Rosso calandosi negli abitacoli lasciati liberi dai figli, Ricciardo e Kvyat hanno ballato "Singing in the rain".

 

La Ferrari ha censurato tutte queste iniziative: «Non siamo il Cirque du Soleil - ha detto Maurizio Arrivabene - Come squadra, sabato abbiamo preferito invitare ai box alcuni bambini disabili. Non saremo passati in Tv ma abbiamo regalato qualcosa di speciale a persone poco fortunate».

 

Sulla stessa linea Kimi Raikkonen: «Se volete una risposta sincera questa è la Formula 1 e non un circo - ha detto al quotidiano finlandese Turun Sanomat - La gente viene per vederci guidare e questo deve essere il nostro unico compito. Se poi gli altri vogliono divertire in maniera alternativa e fare i teatrini sono liberi di farlo. Ma io la penso diversamente».


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