F.1, Mosley: «Il veto Ferrari è una cosa meschina»

L’ex presidente della Fia si scaglia contro la decisione di Maranello di opporsi ai tetti di spesa sulle forniture di motori, che furono un suo vecchio pallino
F.1, Mosley: «Il veto Ferrari è una cosa meschina»
2 min

Max Mosley, che fu al vertice della Federazione Internazionale dell’Auto tra il 1993 e il 2009, negli ultimi anni di presidenza propose più volte i tetti di spesa per i costruttori. La salvezza della Formula 1 era racchiusa secondo lui in soluzioni low cost, ciò che incontrò l’opposizione delle grandi squadre a cominciare dal Cavallino.

 

Per quanto Jean Todt sia molto diverso dal suo predecessore Mosley - autoritario e a tratti dittatoriale l’ex presidente, democratico l’attuale n.1 Fia - la sua recente proposta di forniture di power unit a basso costo ha permesso all’inglese di rialzare la testa su quello che fu un suo cavallo di battaglia.

 

Ora come allora, però, la Ferrari è in dissonanza con l’ex presidente, che ha criticato con durezza il veto opposto da Maranello dichiarando a Sky Sports UK: «La Formula 1 è sempre stata un enorme strumento di marketing per la Ferrari, che avrebbe dovuto essere più generosa. Ritengo invece che abbia mostrato una certa meschinità. Al posto loro avrei pensato “ho bisogno della Formula 1 per avere successo e farei di tutto per aiutarla a raggiungerlo. Se non dovessi vincere darei la colpa ai miei ingegneri, perché hanno le risorse adeguate per riuscirci”».

 

Mosley non tiene conto però che il rapporto tra Ferrari e Formula 1 sia simbiotico: vero che la Formula 1 serva a Maranello, ma almeno quanto il campionato abbia bisogno delle Rosse per avere appeal.


© RIPRODUZIONE RISERVATA