F1, Montezemolo carica Schumacher: «Forza Michael»

Il Presidente del Comitato Promotore di Roma 2024: «Devo molte delle mie vittorie a Schumi: con la sua determinazione uscirà dal tunnel»
F1, Montezemolo carica Schumacher: «Forza Michael»© ANSA
Fabrizio Patania
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ROMA - Dietro le quinte ha parlato in privato con Klose, gli ha raccontato di quando correva i rally in Polonia da giovanissimo e di come stimi Pioli, il suo allenatore, conosciuto a Bologna. Luca Cordero di Montezemolo ha confessato e svelato in pubblico la propria simpatia per la Lazio, nata a Roma negli anni Settanta e anche per merito del dottor Ziaco, che lo curò dopo l’incidente al Gran Premio di Olanda, quando venne investito da Ronnie Peterson.

La Ferrari, però, è il primo e forse unico amore del presidente del Comitato Promotore di Roma 2024 e quando è entrato nell’aula magna della Facoltà di Economia dell’università di Tor Vergata per ricevere il "Premio Speciale Etica nello Sport" lo hanno presentato con le immagini che ricordavano i suoi successi più esaltanti con la Rossa. Questo è stato il suo primo pensiero. «Mi fa molto piacere ricevere il premio, spero che porti fortuna alla Ferrari alla vigilia di una stagione importante. È una Ferrari diversa dalla mia, ma la sento sempre una Ferrari vicina. E poi mi trovo accanto a un grande campione dello sport come Klose. È anche una bellissima persona». L’aula magna, piena di ragazzi, lo ha applaudito ma l’applauso è diventato ancora più forte quando Montezemolo ha parlato di Schumacher. «Rivedendo le immagini, dico che ho avuto l’onore, la fortuna e l’orgoglio di vincere nei ruoli di presidente direttore sportivo o amministratore delegato la bellezza di 19 titoli Mondiali di Formula Uno.
Alcuni di questi li devo a una persona che ha una grande forza e che sta uscendo proprio grazie alla forza e alla determinazione da un grave problema fisico. E questa persona è Michael Schumacher. Vorrei fargli un grande applauso». Tor Vergata ha tributato l’omaggio al pilota tedesco. Montezemolo si è quasi emozionato. «Michael è un lottatore. Sono certo che gli farà molto piacere quando leggerà sui giornali o sentirà per radio il vostro applauso».

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SCHUMI - Montezemolo poi si è messo a scherzare e ha usato la propria ironia. Michele Plastino, nel ruolo di moderatore, lo aveva appena presentato. «Volevo ringraziare il rettore, la giuria, l’università, gli studenti per bellissima accoglienza. Grazie per la storia di cui avete parlato, è lunga, ma insieme alla storia spero ci sia anche un futuro perché ho appena 27-28 anni e penso di avere un grande futuro davanti. Grazie ragazzi» ha detto rivolto alla platea. Nel video era stato trasmesso un suo discorso in cui ricordava Enzo Ferrari. «Bisogna premiare le persone per quello che sanno fare, per le competenze e le capacità da qualsiasi parte provengano. Questo ho imparato da Enzo Ferrari. E poi mi diceva. Sono spesso più teso quando vinciamo rispetto a quando perdiamo, perché quando vinciamo ci può essere appagamento. Mi ha insegnato a guardare sempre avanti, darsi delle sfide, saper sognare. E’ il mestiere degli imprenditori».



SQUADRA - Premiato perché ha sostenuto e portato avanti per una vita una cultura dell’etica sportiva. «Vedo dei giovani laziali, quando arrivai a Roma mi appassionai molto alla Lazio e quando ebbi un grave incidente fui curato da una persona straordinaria come il dottor Ziaco. Vissi gli anni straordinari della famiglia Maestrelli». Condivide poco la distinzione tra atleti e piloti. «La Ferrari, insieme alla famiglia, è la cosa più importante della mia vita, ci ho passato 30 anni. Però, vi confesso, mi piacciono gli sport di squadra, perché si soffre insieme. Gli sport individuali sono diversi. A volte i piloti quando vincono non pensano sia merito della squadra. Si vince e si perde tutti insieme».


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