F1, Briatore: «Non si vincono Mondiali con i proclami»

Mercedes sempre imprendibile e modifiche al calendario nell'analisi che ha fatto l'ex team manager della Renault
F1, c'è anche Flavio Briatore a Montecarlo 
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ROMA-  «Non si vincono i campionati con i proclami. E la Ferrari deve stare attenta anche al secondo posto». Parola di Flavio Briatore, che non risparmia critiche alla scuderia di Maranello. «Ieri Perez era veloce, c'è la Red Bull... La Mercedes ha avuto un vantaggio enorme, per fortuna Hamilton ha sbagliato a schiacciare dei bottoni, altrimenti finiva secondo e non c'era storia - ha spiegato Briatore analizzando la gara di Baku nel corso de "La politica nel pallone", su Gr Parlamento - Il team è una roba complicata, la Ferrari per vincere non deve più cambiare manager ma internazionalizzarsi. E' difficile - ha aggiunto - che qualcuno venga a Maranello, non è un posto dove chi sta in Inghilterra sogna di vivere».

MERCEDES SEMPRE LEADER - La ricetta di Briatore è chiara: «Alla Ferrari suggerisco di cambiare, sono stato 20 anni in Formula 1 e le cose non succedono con i miracoli. Ci vuole creatività, inventiva e materiale umano. In Inghilterra, in 60 chilometri ci sono dieci team, Maranello è molto lontano e logisticamente paga dazio per questo». Il gap tra Mercedes e Ferrari, ribadisce Briatore, «non è cambiato rispetto all'anno scorso. Tra le due macchine, in un circuito come quello di ieri, c'è più di un secondo. E non credo che Rosberg spingesse troppo. L'unico team che fa la storia è la Mercedes: o ne guidi una o arrivi secondo».

MARCHIONNE CI HA MESSO LA FACCIA - «Marchionne? E' un entusiasta e ci ha messo la faccia, cosa difficile per un presidente di un grande gruppo. Non fa mancare alcun supporto finanziario al team, ma è sempre quello di qualche anno fa. Magari si facciano meno proclami l'anno prossimo, così si vince...», ha detto ancora Briatore.

VIA GARE SENZA GLAMOUR - In merito al calendario di Formula Uno poi, l'ex team manager della Renault, che ha sempre "sponsorizzato" Baku, ha spiegato: «Ci saranno da sostituire certi Gp senza glamour, 5-6 che non hanno alcun senso. Ne resterà qualcuno vintage come Monza, o tornare a Magny-Cours, o in Germania dove, nonostante ci sia il numero maggiore di costruttori, non si gareggia più».

PREGARE PER SCHUMI - Briatore ha concluso, infine, con un pensiero su Schumacher: «Non so niente, attorno a lui c'è un cordone impenetrabile, notizie puoi averle solo da Massa e da Todt, che ogni tanto vanno a trovarlo. Da quel che so io, l'unica cosa che serve è pregare, di dottori ne ha già troppi».





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