F1, Binotto: "C'è delusione, ma non bisogna abbattersi"

Il team principal della Ferrari ha commentato la prestazione della Ferrari nel Gran Premio dell'Emilia Romagna
F1, Binotto: "C'è delusione, ma non bisogna abbattersi"© Getty Images
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IMOLA - Elaborare la delusione, analizzare gli errori e gli aspetti che non hanno funzionato, ma mantenere il morale alto. Mattia Binotto è lucido nell'analisi del Gran Premio dell'Emilia Romagna di F1, che ha visto il trionfo Red Bull con Max Verstappen e Sergio Perez, e la delusione della Ferrari per il ritiro di Carlos Sainz e il sesto posto di Charles Leclerc. "C’è delusione e disappunto; al di là del fatto che Verstappen fosse imprendibile, anche Charles non ha ottimizzato il suo lavoro. Lo spirito che hanno i nostri piloti è quello giusto, non è che per una gara storta bisogna avere subito un giudizio negativo e abbattersi. Dobbiamo tenere il morale alto. Ovvio, a Imola avremmo voluto fare meglio, però è andata così e dobbiamo guardare avanti con ottimismo", il commento del team principale della Rossa ai microfoni di Sky Sport

L'importanza dei dettagli

Binotto ha poi proseguito parlando dei dettagli che hanno inciso negativamente sul risultato odierno: "Ci sono stati piccoli episodi che hanno fatto la differenza: penso alla partenza, così come il pit stop che non è stato perfetto e forse ci avrebbe dato il margine di stare davanti a Perez, l’uscita di Sainz all’inizio che non riesce a macinare km con la macchina. Oggi è andata così, fa parte dello sport. Adesso ci aspettano nuove sfide, e dobbiamo continuare a sviluppare la vettura". Infine, proprio sui futuri aggiornamenti alla vettura: "Qualcosina per Miami lo faremo, per adattarci al circuito, poi il pacchetto più significativo arriverà a Barcellona. La differenza anche qua era minima, avrei voluto una gara più lineare per vedere qual è il nostro valore. Eravamo qui per portare a casa il risultato, non ce l’abbiamo fatta ma non dobbiamo abbatterci. I tifosi stanno spingendo, ci stanno credendo e ci dobbiamo credere anche noi".


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