Ferrari, la FIA respinge il ricorso per la penalità a Sainz

Lo spagnolo rimane 12°, dopo i fatti di Melbourne
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ROMA - "Non è stato presentato nessun nuovo elemento rilevante che non fosse in precedenza disponibile alle parti; per questo, il ricorso viene respinto". Con queste parole, la FIA ha respinto il ricorso presentato dalla Ferrari per la penalità inflitta a Carlos Sainz nel corso dell'ultimo Gran Premio d'Australia. A Melbourne, infatti, il pilota spagnolo venne sanzionato di 5" per un contatto con Fernando Alonso, nella seconda ripartenza: in questo modo, nella gara terminata in regime di safety car, il ferrarista è scalato dalla quarta alla dodicesima posizione, quindi fuori dai punti. 

I tre punti portati da Ferrari

"Abbiamo tenuto conto che l'incidente è avvenuto nel primo giro, dove di solito gli steward sono più permissivi, ma abbiamo valutato che Sainz avesse abbastanza spazio per evitarlo", si legge ancora. Sono tre i punti portati dalla Ferrari: "La telemetria della monoposto di Sainz alla seconda ripartenza; la testimonianza di Sainz; dichiarazioni di altri piloti, tra cui Alonso". Punti smontati uno a uno dalla FIA. Riassumendo, si legge che i dati telemetrici presentati da Ferrari sono ambigui e non discolpano Sainz, che si è assunto il rischio per aver frenato tardi; la dichiarazione di Sainz non era ritenuta necessaria, "altrimenti lo avremmo convocato dopo la gara". In sostanza, i punti portati dal pilota sono stati uno scarso grip (già considerato non rilevante) e il sole negli occhi, elemento che ovviamente riguarda tutti i piloti; le dichiarazioni dei piloti, sempre relative al grip basso e alle gomme fredde, non sono, ancora una volta rilevanti. 


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