Tolosa la città si veste d’azzurro

Scopriamo i segreti dello stadio Municipal, inaugurato nel 1938 e il meglio della città oggi ospita Italia-Svezia
Tolosa la città si veste d’azzurro
3 min

È qui, al Municipal, dove nel 1986 il Tolosa fermò ai rigori il Napoli di Maradona in Coppa Uefa, che l'Italia si gioca un bel pezzo di Europeo contro la Svezia di Ibra. Lo chiamano il piccolo Wembley, il fascino un po' ricorda l'atmosfera della cattedrale inglese. Il comune ha deciso di mantenere la struttura dell'impianto pensato dall'architetto Jean Montariol per i Mondiali del 1938, quando Étienne Billières era il sindaco. Il Municipal viene inaugurato il 5 giugno di quel 1938 in occasione dell'ottavo di finale tra Cuba e Romania. Rinnovato già nel 1949 e nel 1997, recuperato per sei mesi dopo l'esplosione della vicina fabbrica chimica AZF nel 2001, è stato ammodernato al ribasso prima di Euro 2016. Il risultato finale limita i costi a 41,5 milioni, di cui uno per il manto in erba ibrida AirFibr, e la capienza a 35.472 mila posti, con tanto di tribuna d'onore dedicata alla leggenda di Tolosa e del calcio francese, Just Fontaine. 

«Un artista potrebbe dipingere qui per un anno intero senza ripetersi». Così scriveva Lawrence d'Arabia a proposito di Tolosa, la meraviglia del sud-ovest che sembra addormentata lungo la Garonna. La città che fu di Toulouse Lautrec, col ponte vecchio sul fiume e le stradine medievali, cuore dell'eresia catara nel Duecento, è insieme tradizione e futuro, storia antica, identità e gioventù che guarda lontano.

Tolosa è una città di chiaroscuri e di gemme nascoste. Di tesori che non si scoprono subito, che vanno inseguiti, cercati, scoperti con il gusto della sorpresa. È il caso del convento dei Carmelitani con le magnifiche raffigurazioni seicentesche di Jean-Pierre Rivalz, il pittore e caricaturista ispirato dal barocco romano. Quarta area urbana di Francia, votata più volte “miglior luogo dove vivere”, Tolosa nasce come avamposto commerciale strategico fra Spagna, Italia e il resto della Gallia all'epoca dell'Impero Romano.
Il manifesto architettonico di Tolosa rimane comunque Place du Capitole con l'omonimo palazzo che ospita il municipio, la Salle des Illustres, un teatro dell’opera e un’orchestra sinfonica. Ma le bellezze si nascondono anche lungo il Quai de la Daurade, da cui si ammira la vista dei ponti costruiti nei secoli lungo la Garonna: il Pont des Catalans, Pont Saint-Pierre e Pont-Neuf, ma anche l’Hôtel Dieu Saint Jacques e lo Château d’Eau (“serbatoio d’acqua”). L'arte si manifesta, poi, in tutte le sue dimensioni. Da una parte, di fronte all'Aerodromo Toulouse-Lasbordes, un parco dedicato specificamente all’esplorazione spaziale consente di camminare in assenza di gravità, di provare una simulazione di passeggiata lunare, di visitare una riproduzione della stazione Mir e sperimentare l'ebbrezza di guidare una missione spaziale. Dall'altra, a fare da contraltare al bello della tecnologia e della cultura, c'è il meglio della natura: l’orto botanico Jardin des Plantes, il Jardin Royal e il Grand-Rond. E per lo shopping un salto a Rue Alsace-Lorraine è davvero d'obbligo. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA