La salute in pausa pranzo

Il break degli italiani ormai specchio di una nuova coscienza alimentare
La salute in pausa pranzo
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Fast food, pizza al taglio e tramezzini? Ebbene sono sempre di più gli italiani che rinunciano alla pausa pranzo mordi e fuggi in favore di un pasto più leggero e salutare. È quanto emerge dall’ottava edizione di Barometro Food, l’indagine condotta in otto Paesi in collaborazione con Food, consorzio pubblico-privato europeo coordinato da Edenred, creatore dei ticket restaurant. Lo scopo è quello di sensibilizzare dipendenti e ristoratori sui vantaggi di una dieta salutare e bilanciata. Secondo l’indagine, che ha coinvolto circa 11.000 lavoratori e 2.000 ristoratori, quasi il 50% dei lavoratori si dichiara attento a consumare pranzi equilibrati e il 40% dei ristoratori ha visto crescere la richiesta di cibi più bilanciati e sani. 

In Italia, in particolare, il 77% degli intervistati è interessato a consumare per lo più cibo stagionale e a Km0. Da non sottovalutare l’esigenza da parte dei lavoratori di veder distribuita in ufficio frutta fresca gratuitamente o di ottenere agevolazioni e offerte per praticare attività fisica in palestra. L’edizione 2016 dell’indagine mostra senz’altro che qualcosa sta cambiando. Anzi, qualcosa è già cambiato. In Italia, il Paese della dieta mediterranea, la popolarità degli snack salati e zuccherati scende in picchiata con un lavoratore su due che rinuncia a spezzare la fame con gli snack confezionati, privilegiando la frutta. Per quanto riguarda i ristoratori, Edenred ha lanciato anche #myidealrestaurant, un concorso che coinvolge i ristoranti di 42 Paesi in cui sono diffusi i buoni pasto e che ha eletto i locali che offrono i menu più salutari del network. Tra i vincitori, anche un ristorante italiano, L’Ancora di Messina, primo nella categoria “Informazione ai consumatori” e “Pratiche ambientali”.


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