Una vita sedentaria? Al mal di scrivania…un rimedio c’è

I consigli del dottor Alessandro Danieli per affinare e migliorare il controllo sulla propria postura con il fine di limitare i danni della sedentarietà
Una vita sedentaria? Al mal di scrivania…un rimedio c’è
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Mediamente, davanti ad un computer si trascorrono circa otto ore al giorno, seduti alla scrivania. Non eseguendo grandi movimenti spesso assumiamo posture scorrette che, con il passare del tempo, possono causare fastidiosi dolori, soprattutto alla colonna vertebrale. Abbiamo incontrato il dottor Alessandro Danieli – fisioterapista – responsabile del Poliambulatorio Fisiodanieli in Roma, che ci spiegherà come è importante tenere allenato il nostro fisico anche dietro una scrivania, seduti davanti ad un computer. 

Condurre per lunghe ore una vita sedentaria mantenendo posizioni non corrette – afferma il dottor Danieli – è fisiologicamente dannoso e le tensioni emotive possono rendere tese e contratte tutte le fasce muscolari. Innanzitutto è molto importante conoscere quali sono le corrette posture da tenere alla scrivania, quando si raccolgono e si spostano pacchi, quando si lavora al computer. In altre parole, la prima regola da seguire per stare fisicamente bene in ufficio, è correggere le cattive abitudini. Dal punto di vista motorio, ognuno di noi dovrebbe essere in grado di comprendere ciò che succede nell’ambiente circostante ed assumere di conseguenza le posizioni più consone alla situazione e alle proprie esigenze di comportamento. In maniera molto semplice, la postura può essere definita come la rappresentazione del nostro personale ed originale modo di reagire ed adattarsi con il proprio corpo all’ambiente che ci circonda. Uno degli elementi di primaria importanza per migliorare o affinare il nostro controllo della postura, è sicuramente la propriocezione, elemento dal quale dipendono gli atteggiamenti e il grado di precisione con cui vengono eseguiti tutti i movimenti del corpo, globali e distrettuali. 

L’allenamento propriocettivo permette quindi di mantenere o migliorare l’equilibrio in condizioni statiche e dinamiche; proprio per questo motivo, il primo step da seguire all’interno di un processo di analisi è sicuramente una valutazione stabilometrica, poiché la posizione statica rappresenta il punto di partenza che condiziona tutti i gesti dinamici, nonché la capacità del nostro sistema di bilanciarsi al meglio. Proviamo ad immaginare un soggetto con difficoltà nel mantenere una corretta posizione statica: come può gestire in modo appropriato qualsiasi attività della vita quotidiana, la quale viene eseguita ovviamente in situazioni dinamiche? La corretta integrazione delle informazioni propriocettive permetterà di migliorare la condizione statica del soggetto con conseguente perfezionamento dei movimenti.

Anche in assenza di movimento ma semplicemente con la contrazione muscolare si possono ottenere grandi risultati. Rimanendo fermi i muscoli sono costretti a lavorare contro una resistenza, che può essere una sedia o una scrivania, provocando una forte tensione. Altra buona abitudine che non bisogna trascurare sono le pause… prendersi un caffè, o spostarsi da una stanza all’altra dell’ufficio. Non si deve pensare quindi che la ginnastica sia un’attività praticabile solo in palestra, con scomodi borsoni da portarsi dietro e abbondanti sudate. È fondamentale educare il paziente al movimento mirato e specifico – afferma il dottor Danieli – rivolgere l’attenzione sulla qualità dell’esecuzione e non sulla quantità. Esercizi di stretching e isometrici per il collo ad esempio, la schiena e gli addominali, utili a risolvere i disturbi dovuti spesso alla cattiva postura o alla troppa sedentarietà. Ma al mal di schiena, al torcicollo, ai fastidi al polso che muove il mouse, si può, anzi si deve porre rimedio. «Bastano pochi esercizi durante il giorno per sciogliere tensioni e piccolo dolori» – conclude il dottor Danieli – «L’importante è essere costanti pochi minuti al giorno e la sera ci si alzerà dalla propria postazione meno affaticati e più tonici». Anche per il fitness in ufficio è meglio non affidarsi al “fai da te”, ma seguire i consigli di uno specialista qualificato


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