Joyce salpa a bordo del Teatro Vascello

L'ultimo capitolo dell'Ulisse plasmato sapientemente e fatto diventare uno spettacolo a sé, con il titolo Bersaglio su Molly Bloom, in scena da domani fino al 19 marzo
Joyce salpa a bordo del Teatro Vascello

Metti insieme uno dei capolavori della letteratura novecentesca, un monologo come quello presente nell’ultimo capitolo dell’Ulisse e la mente creativa del regista Marco Isidori. Cosa ne esce? Un concerto teatrale di otto voci d’attore che si incontrano, si dividono e mettono in musica le parole di James Joyce. Il labirintico flusso di pensieri che l’autore dell’Ulisse affida a Molly prende vita all’interno di uno spettacolo di grande impatto visivo e dall’architettura sbalorditiva. Non a caso nel 2003, dopo appena un anno dal debutto, vinse il Premio Ubu per la scenografia. 

Dopo quattordici anni dalla prima, i Marcido riportano sul palco Bersaglio su Molly Bloom, al Teatro Vascello, da domani fino al 19 marzo, e come sempre lo fanno in maniera del tutto particolare. Una serie di archi luminosi ingloba gli attori, ognuno intrappolato nella propria nicchia, mostrando al pubblico una sorta di visualizzazione del cervello di Molly Bloom: un cervello pulsante in cui personaggi ed emozioni si incarnano nelle voci degli attori. Il regista Marco Isidori, sul palco nelle vesti di direttore d’orchestra, guiderà le parole di Paolo Oricco, Valentina Battistone, Stefano Re, Virginia Mossi, Daniel Nevoso, Francesca Rolli e Margaux Cerutti, insieme alla straordinaria Maria Luisa Abate, interprete principale a cui è affidato l’intenso assolo conclusivo.

Riprodurre gli umori, le suggestioni e le dinamiche psicologiche della narrazione di Joyce è un impegno immenso, un patto che i Marcido – in questo rivoluzionario esperimento teatrale – hanno saputo e continuano a rispettare.


© RIPRODUZIONE RISERVATA