La battaglia di Hacksaw Ridge, la recensione

Il film di Mel Gibson, candidato a sei premi Oscar, è un racconto di guerra crudo ma splendido: ecco perché vale la pena andarlo a vedere
La battaglia di Hacksaw Ridge, la recensione
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ROMA - Mel Gibson torna dietro la macchina da presa dieci anni dopo Apocalypto. Stavolta però il tema affrontato è diverso. Siamo in piena seconda guerra mondiale ma l'occhio del regista americano guarda il conflitto sotto un'altra prospettiva, quella di Desmond Doss, soccorritore militare e primo obbiettore di coscienza che si rifiutò di impugnare un’arma durante la battaglia che dà il nome al titolo, quella di Hacksaw Ridge.

IL MIRACOLO DI DESMOND DOSS - Il film (nei cinema italiani dal 2 febbraio) è potente, visivamente e nei contenuti. La candidatura a sei premi Oscar è meritata sopratutto per la convincente recitazione di Andrew Garfield che smessi i panni dell'adolescente Uomo Ragno veste quelli dell'eroe americano. Il Desmond Doss che interpreta è esistito davvero: nel 1942 decise volontariamente di arruolarsi nell’esercito americano per fornire aiuto medico ai soldati feriti in battaglia, con l'unica condizione (assurda per i tempi in cui viveva), quella di non toccare nemmeno con un dito qualunque tipo di arma da fuoco. Doss, dopo essere stato in tutti i modi umiliato e portato (inutilmente) a dare le dimissioni dal governo americano, riuscirà a dimostrare il suo coraggio portando in salvo 75 soldati feriti in un campo di battaglia in mano ai nemici giapponesi. 

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REGIA CRUDA - Il film di Gibson è crudo, a tratti crudele. Si vedono cruente scene di battaglia con masse disordinate di corpi mutilati e giovani cadaveri. Quella di Gibson è una regia con un'estetica violenta che non censura nulla. E in guerra non può che essere così. In mezzo a tanta violenza si contrappone benissimo la figura dell'angelo Doss (proveniente da una famiglia cristiana con un padre alcolizzato e reduce da una guerra che gli ha fatto perdere tutti i suoi più cari amici), capace da solo di salvare tantissime vite umane. 

PERCHE' ANDARLO A VEDERE - La battaglia di Hacksaw Ridge non è un film banale, è una storia epica che scava a fondo nell'animo umano. Le immagini emozionano e il ritmo è a tratti adrenalinico. Quella di Doss è una grande lezioni di vita raccontata in un film da non perdere.


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