"Ritratto di famiglia con tempesta": eleganza giapponese

Tra commedia e dramma: il nuovo film di Kore'eda sbarca nelle sale italiane
"Ritratto di famiglia con tempesta": eleganza giapponese
Mattia Rotondi
2 min

ROMA - Hirokazu Kore'eda è da sempre affascinato dalle dinamiche familiari. Le studia, le analizza e cerca di riportarle fedelmente sullo schermo, con il suo stile posato, pulito, incredibilmente efficace. Ritratto di famiglia con tempesta, il film in uscita il 25 maggio, si concentra (soprattutto nella prima parte) su un padre divorziato, promessa non mantenuta delle letteratura, che può vedere il figlio solo una volta al mese. Racconta la sua quotidianità fatta di una casa in disordine e continui problemi economici, di piccoli sotterfugi e grandi slanci emotivi. Nella seconda parte, però, complice la tempesta che riunisce tutti sotto un unico tetto, il film diventa più corale. Costretti dentro casa, lui, sua madre, la ex moglie e il figlio, sono costretti ad affrontarsi, ad andare a fondo delle questioni irrisolte e dei non detti. 

NIENTE EROI - Il film è sorretto da una sceneggiatura che è un piccolo gioiello: si muove agilmente tra commedia e dramma, senza dare mai la sensazione di perdersi. Tutti i personaggi vengono fuori a 360 gradi, nei loro pregi e nei loro difetti. Non ci sono eroi, non c'è una soluzione semplice ai problemi, perché nella vita è proprio così. Il regista non giustifica i suoi protagonisti (nessuno è senza macchia), ma il ritratto che esce fuori è pieno di affetto e tenerezza. Da sottolineare la forza del personaggio dell'anziana madre, interpretata da una straordinaria Kirin Kiki, cruciale nel tessere la tela che unisce le varie componenti familiari. 


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