L’occasione è quella giusta, il centenario delle commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, per uno spettacolo che racconti ancora una volta le donne della Grande Guerra. Molto spesso le immaginiamo come delle povere anime rimaste sole, costrette a prendersi cura di casa e figli lontani dalla guerra e. Ma in quegli anni (1915-18), però, non sono stati questo: quella della donna, è tutta un’altra storia, è una storia di Guerriere. Ed ecco che Guerriere – testo e regia di Giorgia Mazzuccato - arriva in scena al Teatro Stabile di Roma da domani a domenica 28 gennaio con le musiche di Mario Di Marco e la supervisione storica di Aldo Cazzullo. «Per una pagina di storia conosciuta, ce ne sono dieci di sconosciute: il mio obiettivo è quello di raccontarne almeno una, tra queste dieci dimenticate. Guerriere, per me, è questo» racconta la regista.
La storia ci ha raccontato di una diversa figura femminile che, fra coraggio e rivoluzione, non si limita ad aspettare il marito dal fronte ma prende sulle spalle il peso della guerra, del presente e del futuro. E lo spettacolo – i cui personaggi sono stati scritti sulla base di documenti e testi originali di donne dell’epoca- mette in scena proprio questo. Dopo un inizio leggero, Guerriere si addentra nella drammaticità del conflitto e racconta le storie di Angela, una ragazza che si traveste da uomo per andare a combattere; Eva, un’albergatrice benestante che ha come due miti la Regina crocerossina Elena di Savoia e la rivoluzionaria Coco Chanel; Franca, una donna socialista, compagna di partito di Mussolini, che, per rivedere sporadicamente il marito al fronte, diventa una portatrice carnica e, per mantenere i figli a casa, trova due lavori. “Guerriere” è inoltre finalista Miglior Spettacolo e Miglior spettacolo per il pubblico al Roma Fringe Festival 2015.