MotoGp Honda, Marquez: «Occhio alla Ducati»

Il campione del mondo carico prima del debutto in Qatar: «Mi sento bene, ma tutti vorranno cominciare nel modo migliore»
2 min

LOSAIL - «Siamo tutti molto vicini. E occhio alla Ducati». Marc Marquez va a caccia del terzo titolo MotoGp consecutivo. Nel Gp del Qatar, che domenica apre la stagione, il pilota spagnolo della Honda si prepara ad affrontare una concorrenza sempre più numerosa e agguerrita. «Io mi sento meglio rispetto all'anno scorso, prima dell'inizio del Mondiale 2014 avevo avuto un infortunio. Ora sto bene e non vedo l'ora di cominciare», dice l'iridato nella conferenza stampa che apre il lungo weekend di Losail. «Una settimana eravamo qui per i test e siamo andati via con sensazioni positive. Le prove sono andate bene, sembriamo tutti molto vicini a livello di tempi. Nei collaudi in Malesia e negli ultimi effettuati qui, del resto, in 3 decimi c'erano tantissimi piloti. Se non spingi abbastanza nelle prove libere, rischi di complicarti la vita nelle qualifiche», dice preparandosi ad una lotta serrata.

MOTIVAZIONI ALTE Non bisogna solo fare i conti con la Yamaha di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. «Sembra che la Ducati abbia fatto grossi passi avanti, è andata molto forte in Malesia e soprattutto qui: sarà difficile lottare con loro», dice il campione del mondo accendendo i riflettori su Andrea Dovizioso e Andrea Iannone. «E' interessante per il campionato vedere un altro costruttore là davanti - aggiunge lo spagnolo - Le motivazioni sono molto alte, tutti vogliono cominciare nel modo migliore», conclude, convinto che la 'prima' non deluderà le attese. «Non so se dipende dal circuito o da qualche altro fattore - dice - ma qui le gare sono molto belle. Ed è più divertente se la lotta coinvolge diversi piloti. Non si sa mai cosa può accadere e bisogna sempre dare il 100%. Certo, si può finire al primo posto ma si può anche chiudere al quinto…», dice sorridendo. In generale, è troppo presto per emettere verdetti definitivi: «Ci sono tre gare prima di arrivare in Europa e i punti che vengono assegnati nella fase iniziale della stagione sono comunque importante. Ma solo quando si arriverà in Europa, probabilmente, si avrà un quadro dei valori in pista». Come definirebbe la sua moto? «Un toro».


© RIPRODUZIONE RISERVATA