MotoGP Misano, elogio della follia

Marquez vince una gara imprevedibile davanti a Smith e Redding. Rossi cambia moto troppo tardi e arriva quinto, Lorenzo cade e perde punti.
MotoGP Misano, elogio della follia© ANSA
Francesco Colla
3 min

Con fantozziana puntualità le nuvole hanno coperto il Misano World Circuit dedicato al Sic quel tanto che basta per dare una mescolata al mazzo che ha dell’incredibile. Marquez, Smith e Redding sono i primi tre a tagliare il traguardo del GP di San Marino. E sul primo nome non c’è molto da stupirsi, sugli altri due c’è da rimanere a bocca aperta, che nessuno al mondo si sarebbe sognato un podio del genere, con i piloti delle retrovie per una volta grandi e increduli protagonisti.


La gara è partita sull’asciutto con le slick e dopo qualche minuto inizia a piovere. Che fare? Come gli antichi navigatori i campioni della MotoGP scrutano il cielo da sotto la visiera cercando di intuire le intenzioni di Giove Pluvio. Tutti, o quasi, tornano ai box a cambiare moto e si ributtano nella mischia, con la classifica che sembra impazzita. Poi smette di piovere e l’asfalto si asciuga in un attimo. Stesso copione, adesso che si fa? Dai box arrivano direttive e consigli, ma in sella ci sono loro. 


Marquez scommette per primo e torna nuovamente al box Honda: lesto come un gatto salta sulla moto con le gomme da asciutto, mentre il pesciolino Rossi tira dritto con lo squalo Lorenzo in scia. Bastano pochi minuti per capire che nonostante l’esperienza è stato il giovane campione a scegliere la strategia giusta. Le gomme dei piloti Yamaha si disintegrano e quando Lorenzo e Rossi si decidono a rientrare la storia è ormai scritta. 


Il campione in carica vince davanti al folle Smith, che ai box non è rientrato per niente, e a Redding, caduto al primo giro nella ghiaia e ritrovatosi da 25° a terzo grazie al vecchio detto "chi va piano va sano e lontano". O quasi. Lorenzo fuori dai giochi per colpa della pista bagnata: il majorquino ha perso il posteriore alla curva 15 ed è finito a terra. Ma per Rossi è troppo tardi, arriva quinto dietro a un altro insospettabile, Loris Baz: Galbusera ammette che il team non ha insistito abbastanza per farlo rientrare ai box prima. Chiude al 5° posto a 33 secondi da Marquez: ha guadagnato altri punti sullo spagnolo ma il bottino poteva essere ben più abbondante. E se non fosse piovuto? La storia non si scrive mai con i "se" ma è comunque un esercizio divertente: il modesto Marquez ha pochi dubbi "su pista asciutta avrebbe vinto Lorenzo, avvea un altro passo rispetto a me e Valentino".  

Difficile capire se Rossi sia deluso o meno, salito da solo sul podio per ricevere l’ovazione della Marea Gialla che l’acclama come fosse il vincitore. Marc Marquez, il vero vincitore, è raggiante per aver conquistato il primo successo sul circuito di Misano e aver vinto la scommessa. Ora Aragon, l’11 ottobre, poi il trittico Giappone, Australia e Malesia prima del gran finale a Valencia. Rossi guida la classifica con 247 punti, 23 in più di Lorenzo. Ma dopo una gara del genere solo un folle potrebbe fare previsioni. 

 


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