MotoGp Yamaha, Lorenzo ci crede: «Rimonta non è impossibile»

Il maiorchino non abbandona i sogni per il titolo, nonostante i 13 punti raccolti nelle ultime due gare
MotoGp Yamaha, Lorenzo ci crede: «Rimonta non è impossibile»© Alessandro Giberti Ph
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ROMA - Jorge Lorenzo ancora crede nel titolo in MotoGp. Nonostante abbia raccolto appena 13 punti nelle ultime due gare e Valentino Rossi abbia allungato in testa alla classifica, il pilota spagnolo non dispera di poter recuperare terreno, quando mancano appena cinque gran premi alla fine. «Adesso ho meno pressione rispetto a prima - ha detto il pilota spagnolo intervenuto ad un evento commerciale a Barcellona - Ho avuto due gare sfortunate di seguito e più in generale penso di essere stato sfortunato quest'anno e nelle ultime due gare avrei potuto vincere o arrivare secondo, ma queste sono le gare. Negli anni passati erano stati i miei avversari a cadere, mentre quest'anno sta toccando a me, ma non tutto è perduto. Se vincessi tutte le prossime gare finendo davanti a Valentino posso diventare campione del mondo. Quando sono caduto a Misano ho pensato che tutto fosse perduto - ha ammesso Lorenzo - poi ho visto che Valentino è finito 5/o e che non avevo perso tanti punti ho capito che ho ancora qualche chance».

SOGNANDO L'IMPRESA Ottimismo a parte, Lorenzo rende comunque omaggio al suo grande rivale, nonché compagno di squadra: «Valentino è molto freddo. Non è per la fortuna che sta facendo questa stagione incredibile, ma è solo frutto della sua grande capacità ed esperienza. Se avessi meno velocità di lui sarebbe impossibile vincere il campionato, ma sapendo che prendo mezzo secondo a giro nella maggior parte dei circuiti, credo che finendo primo o secondo sarà difficile ma non impossibile» diventare campione del mondo. «Rossi - aggiunge il pilota Yamaha - è molto freddo e sarà molto difficile recuperare punti in ogni gara, ma io sono nel mio miglior momento della stagione, anche se ho guadagnato solo 13 punti nelle ultime due gare», ha sottolineato Lorenzo che ha poi rassicurato sulle sue condizioni di salute dopo la caduta di Misano: «per fortuna non era niente», anche se sono indolenzito «in quasi tutto il corpo».

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