Iannone: «Io e Rossi molto uniti, ma in gara non ci sono amici»

Il pilota della Ducati garantisce: niente aiuti a Valencia, l'obiettivo è il quarto posto in campionato
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ROMA - Valentino un idolo ma anche «un avversario in questo momento, ma dall'altra parte è anche un mio amico. Oltre Valentino non c'è nessuno, lui è l'eroe della mia generazione. Io corro con lui, ma a livello generazionale, per me che sono cresciuto con le moto, è quello che negli ultimi 20 anni ha scritto la storia del mio sport». Andrea Iannone torna a parlare del suo rapporto con Valentino Rossi ma a proposito dell'ultima gara di campionato, in programma a Valencia, e di chi lo vorrebbe contro Lorenzo a supporto di Rossi, precisa ai microfoni di Rtl 102.5: «Ho detto che farò la mia gara? Su queste cose non ci si ripensa mai, perché ovviamente credo che un pilota debba fare la sua gara, nel senso cercare di conquistare il miglior risultato possibile per se stesso».

OBIETTIVO QUARTO POSTO - «Una cosa importantissima è comunque che io mi sto giocando la quarta posizione in campionato, sembra banale, ma fra quarto e quinto per me c'è tanta differenza - ha aggiunto il pilota della Ducati - Sono solo a due punti da Pedrosa e per me, in questo momento, arrivare quarto sarebbe come vincere un campionato, quindi sarà anche la mia finale e una delle gare più importanti dell'anno. Comunque un pilota corre sempre per vincere e mai per perdere, se hai la possibilità di arrivare davanti al tuo avversario lo fai».

IN GARA NIENTE AMICI - «Io e Valentino siamo molto amici e - ha concluso Iannone - ho un rispetto incredibile nei suoi confronti, ma la regola che c'è tra noi piloti è che in gara non esistono amici. Se Rossi ha davvero pensato di non andare a Valencia? Non lo so, non ho visto la sua faccia in conferenza».

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