MotoGp Yamaha, Rossi: «Vinales è forte, Iannone tra i più veloci»

Il Dottore commenta l'arrivo dello spagnolo alla Yamaha al posto di Lorenzo in un'intervista a Sky
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SCARPERIA - «Vinales è molto forte e con lui saremo ancora più forti alla Yamaha, Iannone è tra i piloti più veloci in pista e credo che la Suzuki migliorerà tanto». Così Valentino Rossi, in un'intervista esclusiva a Sky, commenta i cambi di scuderia che sono stati ufficializzati nelle ultime ore: Andrea Iannone passerà dalla Ducati alla Suzuki, mentre Maverick Vinales affiancherà il Dottore al posto del campione del mondo Jorge Lorenzo, che poche settimane fa aveva annunciato l'addio, destinazione Borgo Panigale.

PUNTO AL MONDIALE - «Della Ducati vorrei la potenza del motore, della Suzuki la leggerezza e della Honda la stabilità in frenata», ha detto Rossi, entusiasta di giocarsi l'ennesimo mondiale («C'è un grande gusto», ride). 

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UN TIFO ESAGERATO - «Il Mugello è stata una pista fantastica per me fino al 2008  poi però negli ultimi anni non sono stato abbastanza competitivo. Quest'anno mi piacerebbe essere in lotta per la vittoria», ha detto invece nella conferenza stampa alla vigilia della gara, dove il tifo è calorosissimo.  «È una cosa bellissima, ma lo scorso anno ho fatto veramente fatica, c'era troppa gente, era molto difficile muoversi nel paddock. Era più una battaglia arrivare dal motorhome al box che correre il Gp in pista. Tutto questo toglie concentrazione. I tifosi italiani sono molto caldi, talvolta anche troppo, e quando devo raggiungere il camion per mettermi la tuta ricevo spinte, botte, urla. Già arrivare a destinazione è un buon risultato. Spero che quest'anno vada meglio ma ho dei dubbi», ha spiegato, commentando anche il fatto che a Lorenzo e Marquez siano state affiancate delle guardie del corpo per arginare eventuali eccessi da parte dei tifosi di Valentino: «Secondo me sono inutili, è più il casino che si fa prima rispetto a quello che poi accadrà davvero. L'importante è comportarsi in modo intelligente, tifare o non tifare senza esagerare. Il rispetto per i piloti, prima di tutto».


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