Moto troppo rumorose? Ci pensa “Medusa”

Al via in Francia la sperimentazione di un sistema radar per localizzare i motociclisti troppo rumorosi
Moto troppo rumorose? Ci pensa “Medusa”
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Difficile da spiegare a chi non è motociclista. E va detto anche che non è un fattore determinante per tutti gli amanti delle due ruote. Ma il sound che fuoriesce da una moto è spesso un elemento libidinoso non da poco per un appassionato. Ruvido, sibilante, fracassone, scoppiettante, ognuno ha il proprio e sono in molti a spendere centinaia di euro in componentistica aftermarket per rendere la propria moto, o il proprio scooter, ancora più “melodiosi”. Talvolta troppo!

LA PENSANO COSÌ I CUGINI D’OLTRALPE, secondo quanto riferisce un magazine francese. Bruitparif, l'osservatorio sul rumore che opera nel paese, sarebbe pronto a far partire il progetto Medusa, una tecnologia radar in grado di monitorare le strade ed eventualmente sanzionare chi supera il limite di decibel stabilito dalla legge. Nel mirino, dichiaratamente, ci sono le due ruote a motore, accusate di attentare alla quiete cittadina.

LA TECNOLOGIA, tra l’altro già utilizzata in alcune zone di Parigi anche se in ambiti diversi dalla mobilità, si basa su una serie di sensori capaci di registrare i suoni e ricavarne una sorta di mappa tridimensionale, individuandone la fonte. A quel punto, sarebbe sufficiente installare un normale sistema di telecamere per immortalare lo sgasatore selvaggio e sanzionarlo. Magari utilizzando i droni di cui vi avevamo raccontato tempo fa.

AL MOMENTO, PERÒ, sebbene si stia cercando di superare in fretta il problema, la tecnologia non sarebbe ancora infallibile, come dichiara la stessa Bruitparif: nel rilevare contemporaneamente due motocicli che emettono lo stesso livello di rumore, infatti, uno viene considerato accettabile, l'altro percepito come aggressivo. Che poi, aggressivo… parliamone.



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