Speciale EICMA: Honda CBR300R

La piccola CBR300R, è una vera supersportiva in miniatura. Allo stand Honda dell’EICMA non sfigura in confronto alla sorelle più grandi e le foto dei visitatori più giovani saranno tutte per lei.
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I colori e i motivi della carena, così come il doppio faro, la forma del serbatoio carburante, del codone e dello scarico “racing” sono simili alla 600 e alla 1000 e la differenza di potenza è diminuita, per la nuova CBR300R firmata Honda. La cilindrata, infatti, è passata da 249 a 286 cc ed ha regalato quasi cinque cavalli in più di potenza (31 totali) al motore monocilindrico bialbero. L’aumento di cilindrata ha reso necessaria l’adozione di un contralbero antivibrazioni più pesante e un telaio in acciaio con supporti più resistenti L’alimentazione è ad iniezione elettronica ed è stata riprogrammata per garantire un’erogazione del gas più omogenea e pronta anche ai bassi regimi. Il consumo dichiarato è di 30,2 km con un litro di benzina e l’autonomia totale, grazie ai 13 l di capacità del serbatoio, è di 390 km. Sul telaio doppio trave in acciaio, che garantisce stabilità sia alle velocità più sostenute che in curva, sono montati una forcella telescopica e un monoammortizzatore regolabile. Sui cechi in alluminio, invece, lavorano un disco anteriore da 296 e un posteriore da 220. L’impianto frenante è arricchito dall’ABS, obbligatorio dal 2016 ma già di serie su questa moto. La CBR300R pesa 164 kg a secco, è disponibile nella sola colorazione Rosso White Tricolor e, tra gli accessori disponibili a richiesta, vanta i tappi forcella in alluminio anodizzato, il carter catena carbon look e l’antifurto immobilizer.

Federico Porrozzi


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