Maserati, siamo scesi in pista sulla MC Trofeo

Dietro le quinte del campionato monomarca del Tridente modenese. Immagini e video di "una giornata particolare" al Taruffi di Vallelunga.
Francesco Colla
4 min
VALLELUNGA – Il mondo degli ingegneri è come quello degli alchimisti. Un’eterna ricerca della miscela perfetta. Alleggerire lì, modificare qui: questione di millimetri e grammi, centinaia di ore di studi, test, prove. Fino al momento clou, quando il pilota si allaccia il casco e scende in pista. Siamo stati invitati al Taruffi di Vallelunga per trascorrere una giornata tra asfalto e pneumatici in occasione dei test pre-stagionali del Trofeo Maserati. E’ un circus in miniatura: pacche sulle spalle, a chi tocca offrire il caffè, gentleman drivers, piloti professionisti, meccanici, ingegneri e fotografi. Tutti insieme con l’aria di chi la sa lunga ed è abituato a passare da un circuito all’altro. Quest’anno le novità sono tante: sempre sei round ma rispetto al 2014 si cambia panorama. Ce lo spiega (vedi primo video) il responsabile Maserati Racing, Roberto Bozzi: "Riusciamo a portare a correre nei circuiti più prestigiosi del mondo persone normali. Non è una cosa da poco".

Apertura al Paul Ricard, poi il Red Bull Ring in Austria, due tappe negli States, la mitica Suzuka e poi il gran finale ad Abu Dhabi. Mica la pista di go-kart sotto casa. “Partire dalla stessa griglia dove alcune settimane prima ha corso la Formula 1 è come calciare un rigore a Wembley per un appassionato di calcio. Adrenalina pura”. A dirlo è Alessandro, pilota gentiluomo d’origine genovese: di professione imprenditore, vive per correre con l’entusiasta benestare della famiglia. Poi ci sono i professionisti come Patrick di Montebelluna o Riccardo di Padova: gente che ha fatto tutta la trafila dai kart in su fino ad approdare a uno dei monomarca più prestigiosi del mondo. Che magari in Italia non è troppo conosciuto, ma oltreoceano e in Asia entusiasma eccome. E d’altronde non è un caso che si preferisca Suzuka a Monza o Abu Dhabi a Imola. Business is business: là il mercato tira forte e i “piloti della domenica” fanno a gara per partecipare. Perché il segreto del successo è anche questo: si parte con un corso di guida di due giorni con la Racing Academy, la pista diventa una droga e l’anno successivo si vuole correre tutto il campionato. Avendone le possibilità, è ovvio.     
Pensa a tutto Maserati Corse: auto, meccanici, abbigliamento, pneumatici, assistenza. Pacchetto completo a partire dalla MC granturismo Trofeo, splendida belva derivata dal modello di serie prodotta in soli 40 esemplari. Il motore è lo stesso V8 4.7 litri della versione normale, ma con 28 cavalli in più. Che abbinati a un peso ridotto di quasi 5 quintali fanno 488 cv per 1400 kg. Il tutto abbinato a elementi aerodinamici in carbonio, carreggiata maggiorata, terminali di scarico artigianali sviluppati appositamente, scatola del serbatoio in fibra di carbonio, freni Brembo e tutta una serie infinita di modifiche, accorgimenti, trucchi e segreti che l’ing. Silvio D’Amico ha provato a illustrarci con l’ammirevole pazienza di un maestro alle prese con una scolaresca un po’ tonta. Quanto costa? A quanto arriva? Domande sacrileghe, ma il buon Silvio è abituato a tutto e non si scompone.


Tanto la sua vendetta sarebbe arrivata a breve. Perché a un certo punto tocca a noi infilarsi nell’abitacolo affianco a Patrick, look da James Hunt con la cadenza veneta e piedino pesante. Il primo curvone è esaltante, ma già alla Cimini diventa evidente che sarebbe stato opportuno un pranzo molto più leggero. Concetto ribadito alla Campagnano e poi al tornantino. Ma al secondo giro inizi a goderti il panorama e il rombo sotto il sedere somiglia sempre più all’Eroica del Ludovico Van. Vedere (il video), per credere. Ah, la Trofeo viaggia massimo sui 330 orari e costa circa 135 mila euro. Ingegnere, abbia pazienza.    

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