Nissan X-Trail, città e off road, il SUV da finale

Alla vigilia dell’epilogo Champions (targato Nissan), l’a.d. Mattucci rilancia il suo gioiello: «È l’ideale per le famiglie e per l’avventura»
Nissan X-Trail, città e off road, il SUV da finale
Pasquale di Santillo
6 min

Una macchina per una finale, un sogno di civiltà per tutti: promuovere la cultura della mobilità sostenibile, fino a realizzarla davvero. Bruno Mattucci, 52 anni aquilano, dal 2014 è a.d. di Nissan Italia. Lo abbiamo intervistato alla vigilia della finale di Champions League di Milano, di cui Nissan è main sponsor, iniziando a parlare della macchina per poi occuparci del sogno. Mattucci, Nissan X-Trail ha una lunga storia, rinnovata completamente nel 2014.

Come va sul mercato italiano?

«Nissan X-Trail ci sta regalando grandi soddisfazioni: nel periodo da aprile 2015 a marzo 2016 sono state immatricolate 3.798 unità, con una quota del 7,8% sul mercato totale tra i SUV del segmento C, seconda solo a RAV4. Il nuovo X-Trail eredita dall’ultima versione tutto il carattere da fuoristrada e si arricchisce di comfort e stile, un mix perfetto che le ha restituito nuovo slancio».

Come si colloca X-TRail nell’ambito della gamma crossover di Nissan, che storicamente ha inventato il segmento?

«Siamo orgogliosi di questo primato e di offrire ai clienti ben tre modelli per coprire tutte le possibili esigenze: Juke, Qashqai e appunto X-Trail, che si pone al vertice della gamma crossover Nissan».

Se fosse un cliente, quali sarebbero le motivazioni base del suo acquisto di Nissan XTrail?

«Le ragioni di acquisto di Nissan X-Trail sono tante. Dall’elevato livello di equipaggiamenti ai sistemi sicurezza; dalla tecnologia agli spazi generosi, senza dimenticare il design distintivo. A tali esigenze Nissan risponde con un costante aggiornamento e valorizzazione dei contenuti di prodotto. Si può iniziare dal Nissan All Mode 4X4, la trazione integrale che garantisce assetto ideale in ogni situazione. Per poi continuare con il Nissan Safety Shield e l’Around View Monitor, le due tecnologie di sicurezza che mettono in condizione il guidatore di limitare al massimo gli errori avendo una visuale a 360° intorno alla macchina. Infine, l’opzione 7 posti e la straordinaria capienza del bagagliaio (fino a 1982 litri). L’ideale per famiglia e avventura».

Quindi ritiene che la vocazione off road di X-Trail sia il valore aggiunto?

«Penso proprio di sì, in quanto Nissan X-Trail esprime tutta la tradizione Nissan nel 4x4. Il sistema All Mode 4x4 consente a questa vettura di affrontare i sentieri più impervi, ma anche di muoversi comodamente e in totale sicurezza in città o su strade extraurbane. Dietro l’aspetto sobrio ed elegante di Nissan X-Trail si nascondono anima e sostanza da vero fuoristrada, basta metterlo alla prova».

Alla vigilia della finale di Champions League a Milano, che ruolo ha affidato a Nissan X-Trail?

«Come può immaginare, la finale di Champions League è una vetrina eccezionale e prestigiosa per la promozione del marchio Nissan. Insieme alle varie attività, pianificate a livello centrale per l’occasione, c’è anche la predisposizione di un servizio di shuttle per gli ospiti, effettuato grazie a 400 veicoli Nissan. Di questi, circa il 50% sarà costituito da Nissan X-Trail e Nissan LEAF, che pertanto avranno un ruolo da assoluti protagoniste».

Avete potuto calcolare l’effetto che ha avuto in Italia su vendite e immagine del brand la sponsorizzazione Nissan della più importante manifestazione calcistica europea?

«La conoscenza del marchio Nissan, quella che chiamiamo awareness, è già molto alta. La sponsorizzazione della Champions League ha però fatto sì che tra gli appassionati di calcio, e in particolare di questa manifestazione sportiva, aumentasse sia l’associazione fra Nissan e mondo del calcio, sia la familiarità ai prodotti Nissan. In termini di impatto della sponsorizzazione, l’Italia ha fatto registrare il maggior incremento in Europa dopo la Spagna, dove però da anni sponsorizza la Nazionale di calcio».

L’elettrificazione di Milano in occasione della finale come procede?

«Insieme ad A2A e il Comune di Milano abbiamo implementato il più grande piano urbano in Italia di infrastrutture pubbliche di ricarica rapida per i veicoli elettrici. Un progetto ambizioso che dota il capoluogo meneghino di 12 colonnine pubbliche veloci e raddoppia il numero totale ad oggi presente sull’intero territorio nazionale nell’ambiente urbano. E ora vogliamo estendeere ulteriormente la rete di ricarica rapida anche gli aeroporti di Linate e Malpensa. Il tutto per ricaricare l’80% della batteria dei veicoli elettrici in massimo 20’».

Come procede invece l’elettrificazione dell’Italia?

«La mobilità 100% elettrica è l’unica alternativa valida, accessibile, già disponibile e realizzabile oggi per un futuro più sostenibile, sicuro e connesso. L’elettrificazione in Italia è ancora molto lontana da paesi come la Norvegia, Francia o Inghilterra. Noi di Nissan già da diversi anni abbiamo avviato accordi e collaborazioni verso la direzione della sostenibilità, oltre alla rete di ricarica rapida a Milano per primi abbiamo implementato i taxi elettrici a Roma, la logistica e i noleggi elettrici, il car sharing a zero emissioni nelle città di Roma, Bari e nella regione Sardegna. Ma non è abbastanza. Per far decollare le elettriche serve un sostegno dalle Istituzioni centrali e locali tra incentivi e sviluppo delle infrastrutture».

La Leaf continua a dare soddisfazioni anche con la batteria più potente?

«L’incremento dell’autonomia del 26% fino a 250 km con una sola ricarica con le batterie da 30 kWh ha risposto alle esigenze di mobilità più estesa dei clienti. Le vendite ci hanno confermato leader nel mercato dei veicoli elettrici anche in Italia proprio con LEAF, modello più venduto sia a aprile con 46 unità che nel primo quadrimestre con 230 unità, un incremento di quasi il 10%, rispetto ai risultati dello stesso periodo dell’anno precedente».


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