Dieselgate Volkswagen, nuovi problemi, ora con la CO2

Dopo i NOx tocca alla CO2: ad ammetterlo la stessa Casa di Wolfsburg, coinvolte 800 mila auto.
Dieselgate Volkswagen, nuovi problemi, ora con la CO2© EPA
F.C.
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Da sei settimane Volkswagen sta subendo i colpi di una tempesta di intensità mai vista nel mondo dell'auto, causa degli effetti del Dieselgate, lo scandalo die motori truccati. Se ieri l'EPA (l'ente per la protezione ambientale statunitense) rincarava la dose accusando Wolfsburg di aver modificato irregolarmente non solo i 2.0 TDI ma anche motori di cilindrata maggiore, ora è la stessa Volkswagen a pronunciare un mea culpa (l'ennesimo), ammettendo di aver riscontrato irregolarità nei propri motori non solo per quanto riguarda le emissini di NOx ma anche per la CO2, per un totale di 800 mila auto coinvolte.

Dieselgate, nuove accuse dell'EPA contro Volkswagen

Il danno potenziale, ha reso noto la casa di Wolfsburg, è attualmente stimato in 2 miliardi di euro. Il CEO del Gruppo, Matthias Muller, ha ammesso di vedere "con costernazione e preoccupazione" la nuova dimensione raggiunta dal dieselgate. "Il consiglio e la commissione fondata per l'accertamento dei fatti - ha fatto sapere - si riuniranno presto per consultarsi su nuove conseguenze e misure". Secondo la Dpa il presidio di riunirà al più tardi domenica, e il consiglio lunedì. "Il Cda di Volkswagen inizierà immediatamente un dialogo con le autorità competenti riguardo le conseguenze di quanto emerso", recita la nota, e ciò "dovrebbe condurre ad un'affidabile valutazione delle conseguenze economiche e legali di questo problema, che attualmente non è stato ancora spiegato nella sua completezza": Si attendono notizie più precise riguardo Paesi, marchi e modelli coinvolti. 

L'ammissione del gruppo arriva dopo i dati confortanti sulle vendite negli Usa arrivati nel primo pomeriggio: nel primo vero test di mercato dopo lo scandalo delle emissioni, che tiene cioè conto dell'andamento su un mese intero, le vendite dei marchi Volkswagen sono cresciute del 5,8%. A fare da traino è il marchio Audi con un +17% mentre Vw ha archiviato un +0,2% grazie a una massiccia campagna di sconti e offerte che hanno minimizzato l'impatto negativo del dieselgate sulle vendite.

 


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