L'elettrico a due velocità fa male all'Europa

L'Europa si affanna nella promozione per la vendita dell'elettrico, ma i risultati sono insufficienti
L'elettrico a due velocità fa male all'Europa© LAPRESSE
Massimo Ghenzer
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I primi dieci mesi del mercato europeo del 2022 si chiudono con 9.181.660 immatricolazioni, circa 780.000 in meno del 2021 che è stato un anno di crisi come coda della pandemia. Vero che negli ultimi tre mesi si è venduto più dell’anno scorso, ma il risultato è in ogni caso negativo. L’Europa chiuderà l’anno intorno agli undici milioni dì autovetture, un numero nettamente inferiore alle potenzialità espresse in anni passati. Il mercato europeo si dovrebbe attestare minimo intorno ai 14.000.000 per consentire un assetto industriale equilibrato e un ricambio consistente del parco con conseguente riduzione costante e continua delle emissioni di CO2. Questo obiettivo va raggiunto non solo con la vendita di vetture elettriche (e ibride in numero consistente), ma anche riducendo il parco vecchio.

L’Europa è tutta concentrata nel promuovere la vendita dell’elettrico che sta dando risultati parziali e in ogni caso insufficienti, per il momento, a ridurre in maniera consistente le emissioni. La vendita dell’elettrico cresce in Germania 14,8%, in UK 14,6% e in Francia 12,9%. In Spagna siamo al 3,6% ed in Italia addirittura nel 2022 si è venduto meno, 3,6%, che nell’anno precedente. C’è qualcosa che stride nella strategia europea. Non è possibile che si vada al 2035 tutto elettrico con due velocità. Di questo passo non sarà facile raggiungere l’obiettivo per il Centro/Nord Europa ma per il Sud del Continente lo stesso obiettivo appare irrealizzabile. I nodi da sciogliere sono molti ma un pizzico di realismo, in un quadro economico e sociale così complesso, è richiesto. Leggendo ancora i dati del mercato , le vetture ibride si vendono di più. Si va dal 18,4% della Germania al 34,1% dell’Italia. In questi numeri sono incluse anche le ibride leggere, che riducono le emissioni di CO2 ma in misura inferiore. E non a caso il consumatore è più indirizzato verso le automobili ibride che sono la giusta combinazione di prezzo/tecnologia per ridurre le emissioni.


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