Musk, la mossa che spiazza tutti sull’elettrico

La scelta di Musk di abbassare i prezzi e di puntare sui volumi e non sulla singola marginalità, sembra esser emolto produttiva
Musk, la mossa che spiazza tutti sull’elettrico© EPA
Massimo Ghenzer
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Il consumatore medio sceglie l’automobile se gli piace, consuma poco, è spaziosa e confortevole, se è di un brand riconosciuto e ha un prezzo accessibile. I Costruttori da sempre consapevoli di questi criteri di scelta hanno cercato l’equilibrio tra costi / ricavi e volumi di produzione cercando di incontrare i desiderata dei loro clienti. Con la pandemia e la conversione all’elettrico questo paradigma è stato rivisto.

Sembra che le Case non puntino più ai volumi con prezzi e margini medi ragionevoli e trattabili, ma perseguano prezzi fissi senza trattativa, margini unitari elevati e volumi ridotti di conseguenza. L’effetto che si è determinato è una contrazione dei volumi di vendita, anche se nel breve termine le Case e i concessionari hanno realizzato profitti record. La contrazione dei volumi riduce la produzione e determina la contrazione della forza lavoro.

Si entra quindi in un equilibrio economicamente instabile, difficile da perseguire perché il consumatore si blocca e non compera auto in numero sufficiente da sostenere il mercato e la produzione. In questo quadro nuovo e magari realizzabile da parte dei produttori di auto Premium e di lusso, Tesla ha ribaltato il tavolo e ha ridotto i prezzi, scontando le vetture in stock e abbassando i prezzi di quelle in produzione. Elon Musk ha deciso di puntare ai volumi e non al profitto per unità venduta, utilizzando così un paradigma a cui il consumatore è abituato da tempo. Il risultato è stato esaltante. Con il ritorno alla tradizione commerciale le Tesla sono tra le più vendute in Europa e in Italia sono le uniche elettriche in domanda. La strategia di Tesla mette in allarme i Costruttori tradizionali per quanto riguarda l’elettrico. Hanno investito cifre astronomiche ma i volumi ai prezzi attuali non arrivano, mettendo in crisi le fabbriche. Alcuni hanno già ridotto la produzione di elettrico perché hanno stock di invenduto. Andare nel verso opposto del mercato non è possibile.


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