Le Case stanno facilitando l’arrivo dei cinesi

Le Case sono chiamate a trovare un equilibrio tra Volumi e Prezzi di vendita, prima che il mercato sia agevolmente occupato dalle Case cinesi
Le Case stanno facilitando l’arrivo dei cinesi© EPA
Massimo Ghenzer
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I costruttori di auto hanno realizzato profitti record nel 2022 ed è andata così anche nei primi sei mesi del 2023. Producono di meno e aumentando i prezzi molto al di sopra dell’inflazione. Ora la produzione è un po’ cresciuta ma con prezzi così alti la domanda langue, anche per l’incertezza dei consumatori su quale auto puntare. Chi compra preferisce le vetture a benzina e ibride, soprattutto quelle leggere a prezzi più bassi, le elettriche non funzionano.

Le Case spingono per venderle ma sono molto care e la scappatoia sono le auto immatricolazioni che in questi mesi sono di nuovo aumentate, dopo un contenimento nel 2022. La domanda spontanea di elettrico è principalmente Tesla, che gioca una partita tutta sua. È come se vendesse un computer su ruote. Ha una propria rete di ricarica a cui i clienti Tesla hanno un accesso agevole e diffuso e il sistema distributivo è diverso da quello tradizionale delle Case auto. In Italia i consumatori rimangono fedeli ai loro principi di acquisto e allora scelgono le auto delle Case con prezzi accessibili e subito in consegna. Dacia da anni continua a crescere e piazza stabilmente due modelli tra i più venduti. La DR da oltre un anno cresce in maniera esponenziale nei volumi, sempre con una strategia di prezzi accessibili, vetture gradevoli e disponibili con una comunicazione che privilegia la presentazione del prodotto. L’ultimo esempio è la MG di proprietà cinese. Vetture ben disegnate con prezzi a portata del consumatore medio e disponibili per la consegna. Il mercato quindi premia chi interpreta i desideri del cliente medio. E due di questi produttori fabbricano in Cina.

L’aumento dei prezzi fa realizzare alti profitti ma bassi volumi e con il leggero ma chiaro aumento della produzione si è tornati a stock di vetture invendute nei piazzali delle concessionarie. Il mondo dell’auto viste le enormi esigenze di cassa vive sulla velocità di rotazione del capitale circolante e non si può permettere di produrre e tenere vetture senza clienti in deposito. È un cane che si morde la coda. Sarà bene che le Case trovino un modello con un equilibrio meno instabile se non vogliono rendere molto agevole l’ingresso dei cinesi in Europa.


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