iPad, wi-fi e 510 cv, i segreti delle safety car AMG di F1

Dietro le quinte delle Mercedes AMG GT S e C 63 S, le due supercar che si occupano della sicurezza in pista del Mondiale di Formula 1 2015.
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Le prestazioni prima di tutto. In caso di emergenza (e nel 2014 ce n'è stato bisogno ben 14 volte) una safety car di Formula 1 deve essere in grado di guidare le potentissime monoposto senza procedere troppo lentamente onde evitare un raffreddamento degli pneumatici e un surriscaldamento dei motori. Un compito della massima delicatezza, da affidare a piloti e auto di prim'ordine. Dal 1996 l'onore e l'onere di garantire la sicurezza sui circuiti di Formula 1 spetta a Mercedes-Benz, che quest'anno ha affidato il compito alla nuova AMG GT S, erede della SLS "Ali di gabbiano" del 2014, guidata dal tedesco Bernd Mayländer, pilota con un invidiabile palmares nelle gare di endurance e "uomo safety" della F1 ormai da 15 anni.

Il motore è lo stesso della versione di serie (144.600 euro di listino), di per sé un'auto da corsa: sotto al cofano c'è infatti il potente motore V8 biturbo 4.0 litri da 510 cavalli, in grado di garantire uno scatto 0 - 100 in 3.8 secondi e una velocità massima di 310 km/h. Più che sufficienti a "ristabilire" l'ordine in pista. Anche il cambio 7 marce AMG Speedshift e i freni carboceramici sono gli stessi della normale vettura stradale, ma a bordo troviamo una dotazione che non fa parte dei normali optional. Innanzitutto la barra luminosa con telecamera integrata è installata su uno speciale cofano in fibra di carbonio dall'aerodinamica ottimizzata. Inoltre sull'abitacolo troviamo un sistema radio (più uno d'emergenza) che consente al pilota di comunicare, con la direzione di gara e con il co-pilota Peter Tibbets: quest'ultimo tiene monitorata la posizione delle monoposto tramite due iPad connessi in rete tramite InCar Hotspot.


La seconda vettura ufficiale che dal GP di Australia affianca la GT S è la nuova C 63 S station-wagon, anch’essa al suo debutto nel circus dopo aver ricevuto il testimone dalla C 63 AMG station-wagon, in veste di Medical Car affidata al pilota Alan van der Merwe e al capo-medico FIA Ian Roberts. Di volta in volta uno o due assistenti medici di una clinica appositamente selezionata nei pressi del rispettivo circuito prendono invece posto nel vano posteriore. La Medical Car segue il gruppo di Formula 1 durante il giro iniziale: una fase critica della corsa in quanto le auto sono ancora in gruppo e molto vicine le une alle altre. In caso di incidente, i medici sono quindi in grado di raggiungere il più velocemente possibile la zona interessata e fornire immediatamente gli interventi di primo soccorso. Al pari della "collega" GT S anche l'auto medica vanta prestazioni da supersportiva per poter intervenire con la massima rapidità: il motore è sempre il V8 da 510 cv e per lo scatto 0-100 bastano 4.1 secondi.   

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