ROMA - Alla fine trionfa la chiarezza. È finalmente pace tra FCA, cioè Italia, e Germania per il dieselgate di rimbalzo con buona pace dell’UE, mediatrice d’obbligo. Germania e Italia hanno infatti trovato un accordo sulle misure per il modello Fiat 500X diesel, il cui livello di emissioni era stato contestato da Berlino. Un’intesa comune "sulla necessità di prendere misure" che però non pregiudicherà il ruolo UE di guardiana dei Trattati "se le regole in materia non fossero correttamente applicate”, nel senso che nel caso dovessero essere accertate delle violazioni scatterebbe comunque la procedura di infrazione
MEDIAZIONE - Nelle riunioni del 2 febbraio e di martedì scorso l’UE ha svolto il ruolo di mediatore nella disputa tra Germania e Italia, non di arbitrato, e questo ha riguardato non la conformità o meno dei modelli Fiat alle regole di Bruxelles ma solo le misure di rimedio che la Germania ha chiesto all'Italia, che ha omologato i modelli Fiat il cui livello di emissioni NOx è stato messo in questione dal ministero dei trasporti tedesco. «Il dissenso - spiega infatti la portavoce UE - riguardava le azioni rimedio necessarie», mentre «la conformità vera e propria della Fiat 500X Diesel alle regole di omologazione Ue non è stato oggetto della procedura di mediazione».
CASO RENAULT - Intanto rimbalza di nuovo il dieselgate in salsa Renault come mercoledì ha scritto il quotidiano Libération. Renault smentisce con forza le indiscrezioni del quotidiano Libération. in una nota sottolineando di essere "venuto a conoscenza di un articolo squilibrato pubblicato dalla stampa nazionale. Il gruppo Renault non intende commentare una procedura in corso e ricorda che nessuno dei suoi servizi ha violato le regole europee o nazionali relative all'omologazione dei veicoli". A quando regole chiare, definitive di buon senso e uguali per tutti?