A proposito dell’abitacolo i designer Nissan hanno dedicato particolare attenzione agli interni e all’interazione tra lo spazio interno ed esterno, ispirandosi ai concetti giapponesi di “ma”, inteso come percezione dello spazio e del tempo, e “wa”, equivalente di “armonia”, per indicare la coesistenza di due fattori apparentemente contraddittori: la silenziosità e il movimento.
L’idea è quella di accomodarsi in una casa tradizionale giapponese, con l’ampio quadro strumenti Oled che mostra in sottofondo una panoramica dell’ambiente esterno. Al di sotto del quadro strumenti è posizionato un display separato, realizzato in legno con motivo a venature, che si estende fino ai rivestimenti interni delle portiere con l’obiettivo di trasmettere ai passeggeri l’impressione di essere all’aperto, come accade con i tradizionali divisori di carta giapponesi noti come shoji.
Il design diagonale dei sedili in stile katanagare è stato scolpito con una macchina a taglio laser. I poggiatesta sono nati a imitazione del kumiki, un tipico puzzle giapponese formato da pezzi di legno integrati l’uno nell’altro: non a caso il cuscino in silicone si inserisce in un telaio realizzato con una stampante 3D.