(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 29 SET - "Le terre di confine
sono terre di particolare ricchezza e vivacità, ma allo stesso
tempo soffrono di particolari tensioni e lacerazioni. E allora
la parola del Papa potrà essere davvero una parola che invita a
fare quello che lui dice spesso: fare delle differenze non
motivo di conflitto ma di arricchimento reciproco". Il cardinale
segretario di Stato Pietro Parolin, in un'intervista al Ctv,
illustra così quanto papa Francesco voglia essere "messaggero di
pace" anche in questo nuovo viaggio - il sedicesimo del suo
pontificato - che da domani a domenica lo porterà ancora nelle
Repubbliche ex sovietiche del Caucaso, in particolare in Georgia
e in Azerbaigian, dopo la tappa già fatta in Armenia nel giugno
scorso. Fondamentale in questo viaggio anche l'aspetto ecumenico
in Georgia e interreligioso in Azerbaigian, oggi nuova media
potenza petrolifera dove il regime del presidente Ilham Aliyev
si sforza di tutelare anche la presenza delle altre religioni
oltre l'Islam (96% della popolazione).
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