(ANSA) - ROMA, 23 FEB - "Il Brescia può andare dove vuole,
l'importante è che prenda tre che sappiano giocare...": è
realista ed elegante al tempo stesso la replica a distanza di
Tifanny Pereira da Abreu alla polemica aperta dalla società di
pallavolo femminile del Millenium Brescia che, temendo derive in
un ambito ancora non regolamentato, aveva lanciato la
provocazione di andare in Brasile ad ingaggiare giocatori trans
per vincere il campionato.
"Non è che sai giocare bene a pallavolo solo perché sei trans
- spiega a Sky Sport la Pereira, schiacciatrice diventata donna
con un intervento nel 2014 e ora in forza al club di A2 della
Golem Palmi - Conta il talento, devi saper giocare. E il talento
lo possono avere sia un uomo, sia una donna, sia un trans. La
mia essenza è di donna: io ho cambiato per me, per il mio
essere. La pallavolo è il mio lavoro".
La brasiliana 32enne ha giocato domenica scorsa la sua prima
partita nel campionato italiano. Palmi e Brescia, in lotta per
un posto nei playoff, si affronteranno il 12 marzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA