(ANSA) - STRASBURGO, 1 FEB - Le autorità italiane non hanno
protetto adeguatamente una 15enne con problemi di droga e che
soffriva di disordini psichici dal cadere vittima di una rete di
prostituzione. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti
umani che ha condannato l'Italia perché le sue "autorità non
hanno agito con la necessaria scrupolosità e non hanno preso
tutte le misure necessarie per prevenire gli abusi di cui è
stata vittima V.C.". La quindicenne aveva fatto ricorso a
Strasburgo. I giudici hanno stabilito che l'Italia dovrà versare
alla ragazza, di cui la Corte in dica solo le iniziali (V.C.),
30 mila euro per danni morali e 10 mila per le spese legali.
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