(ANSA) - VENEZIA, 22 FEB - "Ho un debito con Venezia e lo
voglio pagare": Philippe Starck è pronto a dare un contributo
per trasformare Venezia da "prostituta del turismo" a luogo
tecnologicamente avanzato al centro dell'Europa e del mondo, una
sorta di 'laboratorio delle menti' per un futuro alternativo
della città. Lo dice all'inaugurazione in Piazza San Marco del
restauro del Gran Caffè Quadri, voluto dai fratelli Alajmo,
anime del ristorante tristellato Le Calandre di Sarmeola di
Rubano. Il secondo intervento del designer francese per gli
Alajmo (valore 850 mila euro), dopo l'apertura nel Fontego dei
Tedeschi del ristorante 'Amo'. "Odio i turisti, penso che il
turismo sia stupido e una forma di prostituzione - afferma
Starck - ma pensare ad un numero chiuso non è etico. Chi decide
chi viene e chi no?". Vanno quindi immaginate soluzioni
alternative. Venezia "deve tornare ad essere il centro d'Europa,
passando da una economia votata quasi esclusivamente al turismo,
ad un futuro tecnologico e di progettualità culturale".
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