(ANSA) - PALERMO, 14 APR - Almeno una ventina, ma potrebbero
essere di più secondo quanto apprende l'ANSA a Palazzo dei
Normanni, sono le 'colf' assunte dai deputati nei gruppi
parlamentari dell'Assemblea regionale siciliana. Ma non si
tratta certo di persone prese per fare le pulizie negli uffici
del Parlamento più antico d'Europa, bensì di personale
inquadrato come "portaborse", ai quali gli onorevoli hanno fatto
firmare contratti da collaboratore domestico.
Un'escamotage usato dai parlamentari per pagare meno oneri
previdenziali, che non è sfuggito alla Corte dei conti che ha
già ascoltato in adunanza pubblica i capigruppo dell'Ars senza
però entrare nel merito della tipologia contrattuale applicata
ai 162 collaboratori, tra cui i cosiddetti D6 assunti dai
deputati grazie a una norma, contenuta nella legge di
recepimento del decreto Monti sulla spending review approvata
quattro anni fa, scattata all'inizio di questa legislatura.
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