(ANSA) - FOGGIA, 18 MAG - Il fratello avrebbe commissionato
l'omicidio per diverbi economici e riguardanti una eredità e
avrebbe pagato la somma di cinquemila euro, fornendo anche la
pistola, a una donna di 60 anni, Haxhire Tusha, e a suo figlio
Shpetim Rivzani, di 24, entrambi di nazionalità albanese, per
uccidere il proprio congiunto. E' quanto emerge dalle indagini -
coordinate dalla Procura - degli agenti della squadra mobile
della Questura di Foggia che oggi hanno sottoposto a fermo
Maurizio Correra, di 53 anni, ritenuto il presunto mandante del
tentato omicidio del medico-cardiologo della Asl di Foggia, suo
fratello Massimo, e i due presunti autori materiali del tentato
omicidio, i due cittadini albanesi. Secondo quanto emerso, fu la
donna a sparare alle 8 del mattino del 27 marzo scorso,
nell'androne del portone di casa, mentre Massimo Correra usciva
insieme al figlio minorenne. I due colpi sparati, per un caso
fortuito, non raggiunsero nessuno.
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