(ANSA) - ROMA, 25 SET - "La vita è fatta di sogni e di
realtà: la realtà è inseguire lo scudetto che sarebbe della
seconda stella. Il sogno è la Champions, un sogno che ad
Istanbul si era quasi avverato. Ma lì abbiamo raggiunto la
consapevolezza della nostra forza, di poter competere con
chiunque. L'obiettivo e dare sempre tutto per raggiungere il
massimo". Così Beppe Marotta, ad dell'Inter in testa alla Serie
A a punteggio pieno dopo cinque turni, ospite di 'Radio anch'io
sport'.
Il dirigente ha affrontato il tema del mercato drogato dalle
enormi possibilità economiche dell'Arabia Saudita. "E' uno
scenario nuovo che va ancora valutato bene. Nell'immediato
abbiamo incassato molto, ma perso in competitività e qualità del
nostro prodotto perché sono partiti tanti giocatori di caratura
assoluta - ha sottolineato Marotta -, un impoverimento che alla
lunga può avere effetti negativi", ad esempio "sul valore dei
diritti tv": sotto questo aspetto forse "fa eccezione solo la
Premier League". Un rimedio "potrebbe essere porre dei limiti ai
trasferimenti". E poi, se "loro hanno tanti soldi, noi dobbiamo
metterci la competenza a livello manageriale e di classe
dirigente. Che però non si inventa, ma va coltivata con il
continuo aggiornamento".
Capitolo Lukaku: "E sì che ci siamo rimasti male. Con lui si
era creato un rapporto particolare, di affetto. Ma siamo stati
bravi a trovare alterative. Ora fa parte del passato, l'Inter
esiste da oltre 100 anni, a prescindere da dirigenti e
giocatori". L'infortunio di Arnautovic "dispiace perché si stava
inserendo bene. Ma siamo certi che a mister Inzaghi non manchino
le alternative, l'organico resta questo". Sul rinnovo di
Federico Dimarco la società è al lavoro: "Siamo sorpresi dalla
sua crescita, il grande senso di appartenenza all'Inter del
ragazzo l'ha senz'altro facilitata. Oggi è tra gli esterni più
forti d'Europa". (ANSA).
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