Maignan: condanna Aic 'calcio non può farcela da solo'

N.1 Calcagno: 'Metà insulti è a sfondo razzista, inaccettabile'

            
            Maignan: condanna Aic 'calcio non può farcela da solo'
2 min
(ANSA) - ROMA, 21 GEN - "Il mondo del calcio non può risolvere la piaga del razzismo da solo". E' una condanna ferma, ma anche un richiesta di interventi dall'alto, quella che arriva dall'Associazione italiana calciatori, dopo i buu rivolti a Maignan durante Udinese-Milan, con gara sospesa al 33' del primo tempo e il portiere rossonero che lascia il campo per protesta. "Sono stufo di questi continui episodi - la dura presa di posizione del presidente del sindacato calciatori, Umberto Calcagno all'Ansa - non è più concepibile che queste cose accadano con questa frequenza. E' una cosa mostruosa che gli insulti razzisti che ricevono i calciatori su tutti i campi abbiano superato quasi la metà degli insulti che ricevono in generale, come dimostra il report Aic presentato l'anno scorso". Tornando sui fatti accaduti a Udine sera il n.1 del sindacato giocatori individua però un elemento buono: "Se può esserci un aspetto positivo in quanto accaduto a Udine - afferma Calcagno - è che tra l'arbitro Maresca, il portiere Maignan ed i calciatori del Milan ci sia stata una grande collaborazione. Una collaborazione che ha portato alla sospensione giusta della partita. Le norme prevedono che la partita possa essere sospesa con l'autorità di pubblica sicurezza e più di quello che si è fatto a norme vigenti non si può fare. Ma cosa si può fare perché tutto questo non accada più? Il messaggio che vorrei mandare è che il mondo del calcio non può da solo risolvere la questione, purtroppo - ricorda il n.1 dell'Aic - questo è lo specchio della società e gli stadi non devono diventare il luogo adatto a questo tipo di fatti. Abbiamo bisogno dello Stato e del Governo. Ieri è stata fatta la cosa più giusta. Mi auguro si possano studiare le dovute contromisure con il ministro dello sport Abodi e l'esecutivo. L'altro lato positivo è che ora queste persone, grazie anche all'uso delle telecamere, possono essere individuate ed arrestate". (ANSA).

© RIPRODUZIONE RISERVATA