OLIMPIA (GRECIA) - Da Olimpia a Rio, l'accensione della fiamma olimpica nell'antica città greca ha segnato l'ideale punto d'inizio per la XXXI edizione dei Giochi estivi che saranno ospitati in agosto nella metropoli brasiliana. Nella tradizionale cerimonia nel tempio di Era, la fiaccola è passata dalle mani della sacerdotessa ai primi due tedofori, il greco Lefteris Petrounias e il brasiliano Giovane Gavio, cominciando un percorso che la porterà prima ad Atene, poi a Brasilia il 3 maggio e infine a Rio per la cerimonia d'apertura del 5 agosto. "La fiamma è un antico simbolo di pace e armonia, del potere dell'umanità di riunirsi nonostante le tante differenze - ha detto nel suo discorso il presidente del Cio, Thomas Bach -. Il Brasile, nonostante la crisi che sta attraversando mostrerà al mondo il vero significato di unità nella diversità".
Nel suo percorso in Grecia, la fiaccola toccherà anche uno dei tanti centri che ospitano rifugiati, prima di raggiungere Atene. Dopo una breve sosta in Svizzera, la fiaccola arriverà a Brasilia il 3 maggio. In Brasile, 12 mila tedofori percorreranno oltre 20mila chilometri attraversando 329 città prima di raggiungere Rio de Janeiro il 4 agosto, alla vigilia della cerimonia di apertura, prevista al Maracana'. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente greco, Prokopis Pavlopoulos, e una delegazione brasiliana, guidata dal presidente del Comitato organizzatore di Rio 2016, Carlos Nuzman, e dal ministro dello sport, Ricardo Leyser, data l'assenza della presidente Dilma Rousseff, alle prese con una minaccia di impeachment. "Sarà una grande festa e la gente si dimenticherà gli altri problemi per concentrarsi solo sui Giochi", ha sottolineato il ministro.
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